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Attualita'

In Emilia Romagna i geologi stanno continuando a mappare il territorio all’indomani delle alluvioni

Paride Antolini (Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna): “Potrebbe essere a rischio la Rocca di Modigliana”.

Napoli, 12 Giugno – “La Rocca di Modigliana del IX sec. e che si trova proprio nel comune di Modigliana, in provincia di Forli’ – Cesena, potrebbe essere a rischio. La Rocca abitata dalla contessa Englarata o Inglarata. Nel 924 il conte Tegrimo Guidi, o Teudegrimo da Pistoia di passaggio al castello si invaghì della sua ospite e riuscì ad ottenerne la mano. Dal matrimonio di Englarata e Teudegrimo ebbe origine la dinastia dei “conti Guidi”.

Fu proprio sotto la dominazione dei Guidi durata circa 400 anni che il maniero fu notevolmente ampliato e fortificato, divenendo il più importante della potente casata. Nel 1166 ospita l’Imperatore Federico Barbarossa con l’Imperatrice la quale vi partorisce un figlio chiamato Corrado. Nel 1377, cacciati i Conti Guidi, entra nell’orbita di Firenze. Nel secolo successivo viene costruita una nuova cinta muraria, ultimata nel 1543, trasformando la rocca in una fortezza. Successivamente, fine del 1500, perde importanza come sistema difensivo”. Lo ha affermato Paride Antolini, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna. Anche in queste ore, i geologi stanno mappando il territorio all’indomani delle recenti alluvioni.

“Quello che non fecero i cannoni lo fecero i successivi terremoti del 1661 e del 1773 determinando l’abbandono della roccaccia. Il terremoto del 1918 provocò ancora crolli. Si trova traccia di una alluvione nel 1634 che fece alzare il livello del Torrente Ibola – ha continuato Antolini – di diversi metri causando ingenti danni. Infine le frane, la rocca è sorta sulla parte terminale di un crinale formato da una roccia prevalentemente marnosa intervallata da strati arenacei, una roccia “tenera”, profondamente incisa dai torrenti Tramazzo a ovest e Ibola a est, che hanno progressivamente eroso la base della rupe provocando nei secoli inesorabili crolli. E’ l’ultimo atto di una storia millenaria”.

 

 

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