Lo ha affermato il dottore commercialista e amministratore giudiziario della capogruppo
Napoli, 23 Luglio – “Il 17 luglio 2020 Alcar Industrie s.r.l., operante presso i suoi stabilimenti di Lecce e di Vaie (Torino), presentò la domanda di concordato di riserva ex art. 161 L.F. presso il Tribunale di Lecce, richiedendo il termine canonico di 120 giorni per la presentazione del piano e della proposta di concordato. Ieri, giovedì 22 luglio 2021, dopo la concessione delle proroghe per il deposito del ricorso (avvenuto il 14 aprile 2021), nonché l’ammissione alla procedura da parte del Tribunale (9 giugno 2021) e ad appena un anno dalla presentazione della domanda con riserva, si è celebrata la procedura competitiva ex art. 163-bis per la cessione dell’azienda, conclusasi con l’aggiudicazione al gruppo bergamasco Ovv S.p.A., operante anch’esso nella produzione di componenti per macchine agricole. Questo evento segna un’importante tappa del percorso di risanamento dell’azienda a partire da quando, nel giugno del 2020, era stato eseguito il sequestro dell’intero patrimonio aziendale della capogruppo Mog s.r.l., controllante la quasi totalità del capitale sociale della Alcar Industrie s.r.l.”. Lo annuncia Giuseppe Glorioso, dottore commercialista e amministratore giudiziario della Mog srl.
Glorioso ricostruisce così la vicenda: “Intervenuto il sequestro, stante già il grave stato di crisi in cui versava la società leccese, l’organo amministrativo ha conferito il mandato di advisor legale e finanziario allo studio multiprofessionale associato Proforlex per l’assistenza alla redazione del Piano e della Proposta di concordato. Da quel momento, seppur in procedura di concordato con riserva, Alcar Industrie s.r.l. ha proseguito la propria attività, autofinanziando la produzione e assicurando i maggiori livelli occupazionali possibili delle oltre 400 unità di personale in organico, stante il rilevante calo di fatturato subito nel corso del 2020 e la crisi pandemica in corso. Si è conclusa positivamente, pertanto, la fase propedeutica della procedura competitiva, condizionata comunque al buon esito delle consultazioni sindacali obbligatorie previste dal bando di gara, al fine di quantificare l’esatto ammontare di personale dipendente che transiterà in favore di OVV S.p.A. e poter procedere così con il trasferimento dell’azienda”.
Per l’amministratore giudiziario si è trattato di una crisi aziendale molto complessa, “per la risoluzione della quale è interessata anche la curatela del fallimento Alcar s.r.l., avendo quest’ultima trasferito già nella fase del proprio concordato preventivo e del fallimento la gestione dell’azienda in capo alla Alcar Industrie S.r.l. in forza di contratto di affitto di azienda. Einfatti, dal prezzo di aggiudicazione dell’azienda, 2 milioni di euro verranno incamerati dal fallimento Alcar s.r.l. per i beni residui di proprietà della stessa; e 8 milioni di euro dal concordato Alcar Industrie s.r.l.
È stato quindi compiuto un altro passo importante, ma non ancora decisivo, verso la risoluzione definitiva della crisi, frutto di un proficuo dialogo fra gli advisor dello studio Proforlex, l’Amministrazione Giudiziaria e gli organi della Curatela di Alcar s.r.l. e del concordato Alcar Industrie s.r.l., fra i quali i Commissari Giudiziali che, oltre a vigilare costantemente sull’andamento della gestione concordataria, hanno portato a compimento la procedura competitiva per la vendita dell’azienda in tempi rapidissimi”.
Quanto alle concrete possibilità di soddisfare i creditori concordatari, “ciò dipenderà dall’esito della votazione dei creditori all’adunanza che si terrà nel marzo del 2022 e della eventuale omologa del concordato, stante anche la pendenza di una significativa proposta di transazione fiscale e contributiva ex art. 182-ter L.F. Rimane il fatto che l’auspicato buon esito delle consultazioni sindacali potrà consentire la cessione definitiva dell’azienda in favore del nuovo investitore, permettendo la prosecuzione dell’attività di un’azienda storica, specie nel settore manifatturiero del Sud Italia, preservando un numero consistente della forza lavoro in un momento di forte crisi economica ed occupazionale per l’intero Paese. A questo risultato potranno contribuire anche le Istituzioni che già da tempo seguono la crisi aziendale mediante un tavolo tecnico aperto presso il Mise”.
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