Politica

IL PUNTO – No al Mes, cala lo spread

Napoli, 23 Dicembre – Sul NO al Mes ci sono molte critiche poco costruttive e alquanto improduttive. “Ricomincia la sarabanda di coloro (tanti, soprattutto nelle redazioni dei giornali) che tifano contro l’Italia pur di vedere colpito il governo. È una delle piaghe più tristi di questo Paese.” Antonio Socci, giornalista e scrittore.

Bisogna capire il motivo per cui, invece, il NO al Mes è una buona notizia, come spiega Marcello Foa. “Giorni fa ha vinto la Germania sul Patto di Stabilità ed è una pessima notizia, perché il rispetto dei nuovi parametri a mio giudizio è irragionevole e alla lunga insostenibile per tutta l’eurozona in quanto rispecchia criteri non più attuali e rischia di far sprofondare molti Paesi a cominciare dall’Italia in una prolungata fase di austerità, mentre il problema del debito si risolve innanzitutto rimettendo le ali al prodotto interno lordo e incentivando la creazione di ricchezza reale. Insomma, tornando a crescere. Ma sul MES l’Italia ha osato l’inimmaginabile, smentendo coloro che davano per scontato il sì.

Ed è un’ottima notizia: per la prima volta da decenni Roma fa valere il suo peso politico e difende davvero l’interesse nazionale. La struttura del nuovo MES era semplicemente inaccettabile e autolesionistica, come dimostrato ampiamente in primis e tenacemente dal senatore Claudio Borghi Aquilini e dell’onorevole Alberto Bagnai, tra i pochi ad aver letto e studiato in profondità un trattato pieno di tante, troppe insidie. E poi, diciamocelo, è così che si negozia a Bruxelles, dimostrando con i fatti che se non si viene rispettati si è in grado di alzare la voce e di porre dei veti.

Tanto più che con una Germania in difficoltà strutturale e una Francia debolissima, nessuno può azzardarsi a mettere l’Italia con le spalle al muro, come avveniva in passato, perché nè Bruxelles nè altri Paesi Ue in questo momento possono permettersi che un grande Stato dell’eurozona vada in crisi, pena il tracollo di tutto il sistema L’Italia è riuscita a scrollarsi di dosso i propri complessi di inferiorità e torna a comportarsi come un grande Paese dell’Unione Europea. Ne converrete: è un fatto epocale”.

Intanto gli ottimi risultati già si vedono. “Sul Mes snobbata la sinistra anti-italiana, che nel frattempo urla e sbraita cose senza senso…parlavano di disastro? Eppure lo spread cala ed i mercati sono dalla nostra” Angelo Ciocca, Lega. E per concludere con ironia… “Il governo Conte firmò la riforma del Mes. Conte vota contro la riforma del Mes. Conte è unico.” Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera.

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