Napoli, 21 Settembre – “Se qualcuno pensa in Europa che si possa chiudere il problema in Italia temo che si stia sbagliando”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando, ieri, con i giornalisti a New York. “Non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa.” Mi dispiace contraddire la Premier, ma l’Italia è già da qualche anno il campo profughi d’Europa, solo che adesso il problema è diventato ancora più insostenibile. “Affondare barchini e barconi – vuoti e sequestrati agli scafisti – è un dovere morale per togliere i trafficanti e i loro strumenti di morte.” Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Affrontare un campo minato è ancora più difficile di quanto ci si aspettasse. Contemporaneamente le relazioni europee sembrano essere tese. Il risultato sarà sicuramente l’esatto contrario e cioè che l’Italia sarà, ancora per molto, il campo profughi d’Europa. La Francia, con un “accordo” si è tirata fuori. E, per rimanere in tema di crisi europea, il Primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha dichiarato che la Polonia non trasferirà “più armi all’Ucraina, perché ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci”.
Forse, bisognerebbe ridimensionare il ruolo dei francesi, non hanno il minimo incentivo a dimostrarsi più solidali con l’Italia. O sono solo più avanti? Ecco cosa afferma il direttore de L’Identità, Tommaso Cerno: “La scemenza dei migranti che vanno in massa in altri Paesi dimostra che anche i politici in Italia non hanno idea di quel che dicono.” Ma se l’Italia propone un piano dettagliato, tutti ci tagliano i garretti e diventiamo i responsabili di un’invasione incontrollata: questo è il dato inconfutabile.
Naturalmente le responsabilità di conduzione della faccenda spettano a tutti i Capi europei, non solo alla Meloni. Alla fine dei conti, il compito della Premier italiana non sarà quello di fare politica ma di indirizzarla sul corso più sicuro. Ci sono molte problematiche, e l’Europa non ha saputo gestire i bisogni. Ci si accorge che l’Italia è stata trascurata, che l’immigrazione incontrollata ha contribuito al degrado, che c’è bisogno di aiuti particolari per uscire da questa situazione drammatica e, quindi, ha ragione il direttore Cerno; i politici non sanno ciò che dicono. Certamente le suddette problematiche sono imponenti, più grandi dei nostri politici, ma con la buona volontà e l’intelligenza si possono risolvere. Se di questo saranno capaci non lo so; la speranza è la sfida che ci attende.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
