Napoli, 24 Ottobre – “Qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile”. Con queste parole, Giuseppe Conte ha risposto a Bruno Vespa, durante un’intervista contenuta nel nuovo libro del giornalista, “Hitler e Mussolini. L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)”, in uscita il 30 ottobre per Mondadori-Rai Libri. Alla domanda di Vespa se il rapporto con Beppe Grillo fosse giunto al capolinea, Conte ha lasciato poco spazio ai dubbi.
“Umanamente sono molto colpito da come si comporta – ha dichiarato Conte –. Vedere Grillo opporsi in maniera così plateale a un processo di partecipazione democratica che ci riporta agli ideali originali di Casaleggio mi ha rattristato moltissimo. Lo scontro non è tra me e lui, ma tra Grillo e la sua stessa comunità”. Conte ha poi rivelato che, in passato, ha subito atteggiamenti ostili da parte del cofondatore del Movimento 5 Stelle, ai quali ha però scelto di non dare peso per non compromettere l’interesse collettivo del partito.
Lo scontro interno al Movimento sembra destinato a intensificarsi con l’avvicinarsi dell’assemblea costituente del M5S, fissata per il 23 e 24 novembre. Questo appuntamento rappresenta l’ultimo tassello di un percorso di rifondazione annunciato da Conte a giugno, con l’obiettivo di coinvolgere sia iscritti che simpatizzanti esterni per ridefinire l’identità del Movimento.
A complicare ulteriormente la situazione è intervenuto Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, che ha annunciato di voler presentare un esposto alla Corte dei Conti per indagare sui compensi ricevuti da Grillo. “Vedo che Conte ha finalmente interrotto il contratto da 300 mila euro annui a Grillo, ma ci sono domande che meritano risposte. Quali servizi ha prestato Grillo per questi soldi? E che trattamento fiscale hanno ricevuto?”, ha dichiarato Gasparri, sollevando dubbi sulla trasparenza dell’operazione e mettendo in discussione anche il “tardivo ravvedimento” di Conte.
Nel frattempo, Davide Casaleggio, figlio dell’altro cofondatore del Movimento, ha risposto con ironia al licenziamento di Grillo da parte di Conte. “Finirà come in Highlander, alla fine ne resterà uno solo?”, ha scherzato ai microfoni di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. Tuttavia, ha anche espresso perplessità su come Conte stia gestendo la situazione, soprattutto in merito alla selezione degli iscritti. “Non si sa in che modo Conte abbia scelto i cluster di iscritti e quanti siano realmente. Anche Grillo ha chiesto chiarimenti su questo punto, strano che venga fuori solo ora”, ha commentato Casaleggio.
Lo scontro tra le due anime del Movimento appare ormai inarrestabile, con l’assemblea costituente di novembre che potrebbe rappresentare un punto di non ritorno. La domanda che molti si pongono è: chi sopravvivrà politicamente a questa lotta interna?
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