Napoli, 14 Agosto – Dai ristoranti, alle pizzerie; dalle paninoteche alle rosticcerie tutti hanno qualcosa da proporre con ingrediente d’onore il formaggio stagionato più famoso della Campania. I turisti ne vanno pazzi. La grande invasione di cittadini italiani e stranieri, che sta prendendo d’assalto le terre dell’area di produzione, ha fatto crescere la grande voglia di assaporarlo in loco.
Non solo Nerano. Balzato all’attenzione internazionale grazie agli spaghetti più famosi del mondo del quale è diventato testimonial indiscusso, il Provolone del Monaco Dop ben si presta ad arricchire mille e una ricetta. Nei tredici comuni dell’area dop, quasi tutti i punti dedicati alla ristorazione si sono attrezzati per proporre taglieri e ricette che lo vedono protagonista.
Gusto impareggiabile nel tagliere degli antipasti, da gustare in assoluto o accompagnato da confetture e composte. Non solo Penisola Sorrentina. Anche ristoranti e pizzerie di Napoli e della sua provincia sono stracolmi di topping e ricette che lo vedono protagonista. Nelle pizze rustiche e nei cestini dei pic-nic ferragostani trova la sua giusta collocazione. Abbandonate le antiche vesti che lo vedevano protagonista fra Natale e Pasqua, ormai il Provolone del Monaco Dop è l’attore principale anche delle tavole imbandite estive.
Proprio il gradimento dei turisti gli ha consentito di entrare in pianta stabile nella classifica dei formaggi più famosi del mondo nella quale, anno dopo anno, continua a guadagnare posizioni.
Passato il Ferragosto e conquistate le giuste simpatie. Uno spicchio di quello buono diventa un souvenir d’Italy fra quelli più ricercati. Si conferma così quel processo di internazionalizzazione che sta dando buoni frutti anche in Germania grazie al progetto Lost e che presto sarà protagonista anche in Svezia. Proseguono intanto anche le trasmissioni della Lost Web Tv ideata proprio dal Consorzio di Tutela per ampliare la platea di spettatori del Provolone del Monaco Dop.
Storia del Provolone del Monaco
Il Provolone del Monaco è un formaggio a pasta filata semidura prodotto da secoli nella regione campana, in particolare nella zona dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina, esclusivamente con latte crudo. La sua storia si perde nel tempo, risalendo a quasi tre secoli fa, quando alcuni pastori che vivevano sul Vomero, area allora agricola nei dintorni di Napoli, furono costretti a trasferirsi a causa dell’espansione urbana. Alcune famiglie decisero di trasferirsi sui Monti Lattari e iniziarono a sfruttare gli ampi pascoli della zona, producendo formaggio. Il principale mercato per la vendita del formaggio era Napoli e i pastori, coperti da pesanti e ingombranti mantelle, vennero soprannominati “monaci” e i loro prodotti, ricercati e apprezzati sulla piazza partenopea, divennero per tutti “i provoloni del monaco”. La tradizione tramandata di generazione in generazione ha permesso di preservare la ricetta originale e il suo gusto autentico.
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