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Guerra Russia-Ucraina, le parole del Papa e l’incontro dell’ambasciatore russo con il segretario generale della Farnesina

Napoli, 3 Ottobre – C’è una guerra e l’umanità è credula. Credere è tutto nella vita, se ci pensate. Si può guardare alla forma, alla sostanza, si possono percepire cento realtà diverse ma credere che tutto vada bene oggi è da ingenui. Eppure c’è chi sottovaluta e chi si adegua. Seguire, ad esempio, più il papa e non qualche capo di Stato sarebbe opportuno. I capi di Stato, sono fallaci, mentono, e sono disposti a tutto pur di “vincere”.

Riflettere, dunque, anziché affermare, con insolente convinzione che bisogna distruggere questo o quello. Ecco le parole del Papa. “Profondamente addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al Presidente dell’ Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace. Ai responsabili politici delle Nazioni chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in Ucraina, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere il dialogo. Dopo sette mesi di ostilità in Ucraina, si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici, anche quelli finora eventualmente non utilizzati, per far finire questa immane tragedia. La guerra in sé stessa è un errore e un orrore!”

Nel frattempo arriva un comunicato dall’Ambasciata delle federazione russa in Italia. “Il 3 ottobre l’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Sergey Razov è stato invitato al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, dove è stato ricevuto dal Segretario Generale della Farnesina, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi. Nel corso del colloquio, il diplomatico italiano ha annunciato le valutazioni ufficiali, concordate a livello dell’UE, sui referendum terminati il 27 settembre 2022 nelle Repubbliche Popolari di Donetsk e di Lugansk, nelle regioni di Kherson e di Zaporozhye, a seguito dei quali sono entrati a far parte della Federazione Russa. Da parte sua, l’Ambasciatore di Russia ha respinto categoricamente le dichiarazioni della Parte Italiana e ha esposto le sue posizioni in merito alle questioni che sono state toccate nello spirito di quanto disposto dal discorso del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nella Sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino del 30 settembre u.s..”.

Quindi la situazione non sta affatto migliorando e nessuno segue la via diplomatica che, invece, auspica il Santo Padre. Gli USA non riescono più ad essere fermi, vogliono a tutti i costi rispondere alle provocazioni dello zar. Ma è davvero necessario? Davvero vogliamo insistere su una strada che si è rivelata pericolosa?

Gli Usa dicono tranquillamente che la Nato (quindi anche noi) entrerà in guerra con la Russia se userà atomiche tattiche in Ucraina. Ma l’Ucraina non fa parte della Nato. In base a quale articolo la Nato entra in guerra? E gli Usa decidono anche per l’Italia? Noi non abbiamo neanche diritto di parola? Solo obbedire? Peraltro l’Italia è piena di basi americane con armi nucleari, quindi saremmo uno dei principali bersagli della Russia: siamo proprio sicuri che vogliamo lasciare agli americani la decisione di portarci in guerra e far devastare l’Italia? Antonio Socci, giornalista e scrittore. Sempre saggio Henry Kissinger. La Russia ha perso la guerra, ma ora dobbiamo impedire la sua escalation nucleare.

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