Napoli, 2 Marzo – La tensione mondiale scaturita dalla guerra tra Russia e Ucraina aumenta giorno dopo giorno. Gli Stati Uniti stanno sondando gli alleati più stretti sulla possibilità di imporre nuove sanzioni alla Cina nel caso in cui Pechino fornisca sostegno militare alla Russia per la sua guerra in Ucraina. La Slovacchia sta valutando la possibilità di dare all’Ucraina 10 dei suoi 11 aerei Mig-29 di fabbricazione sovietica. “Il documento di posizione della Cina sulla questione ucraina è un importante contributo alla soluzione della crisi” ha affermato il portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
“In particolare, è particolarmente importante l’appello affinché si eviti l’uso di armi nucleari. Il documento sostiene il rispetto della sovranità di tutti i paesi, il cessare delle ostilità, l’avvio di colloqui di pace, la soluzione della crisi umanitaria, la sicurezza delle centrali nucleari, la fine delle sanzioni unilaterali, la stabilità della catena di approvvigionamento industriale e la promozione della ricostruzione post-bellica”. Ambasciata della Repubblica popolare Cinese in Italia.
“La vulgata dice che i russi hanno invaso l’Ucraina per reagire all’allargamento della NATO verso i propri confini. Ci hanno messo 19 anni a decidersi, però: l’ultimo allargamento Nato a Est è del 2004”. Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera Sottovalutare la Cina significa impegolarsi in un altro “casotto” che all’Europa non conviene affatto. Una sana valutazione dei rischi va fatta quanto prima. Il 2 marzo a Nuova Delhi il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ha partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri del G20.
“Nel suo intervento, Qin Gang ha affermato che di fronte a una situazione internazionale instabile e alle crescenti sfide globali, il G20 deve assumersi la responsabilità, rafforzare la cooperazione e contribuire allo sviluppo e alla prosperità globali. I membri del G20 devono praticare il vero multilateralismo, aderire al principio di cooperazione, dialogo e consultazione paritari, evitando la politica di potere e il confronto dei blocchi.
Occorre promuovere il sano sviluppo della globalizzazione, opporsi all’unilateralismo, al protezionismo e al disaccoppiamento, promuovendo uno sviluppo globale più inclusivo, resiliente e solidale. Qin Gang ha inoltre sottolineato che lo sviluppo globale e la prosperità non possono essere raggiunti senza un ambiente internazionale pacifico e stabile. La Cina ha proposto l’Iniziativa di Sicurezza Globale e ha pubblicato il Documento di posizione sulla risoluzione politica della crisi in Ucraina, essa si schiererà sempre dalla parte della pace, promuovendo la riconciliazione e i negoziati, valorizzando il suo ruolo costruttivo.” Radio Cina internazionale.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.