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Guerra in Ucraina, la Russia lascia il Consiglio d’Europa: “Ostili alla Russia, che si divertano a comunicare tra loro, senza di noi”

Napoli, 10 Marzo – “Il corso degli eventi diventa irreversibile“. La Russia non intende partecipare alle attività del Consiglio d’Europa, poiché i paesi occidentali minano il lavoro di questa organizzazione. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota. “Lascia che si divertano a comunicare tra loro, senza la Russia“, si legge nella dichiarazione. 

“Ostili alla Russia, l’Ue e i Paesi della Nato abusano della loro maggioranza assoluta nel Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, continuano la linea di distruzione del Consiglio d’Europa e dello spazio giuridico e umanitario comune in Europa” continua il testo. 

“La Russia non intende sopportare queste azioni sovversive compiute dall’Occidente in linea con l’imposizione di un ‘ordine basato sulle sue regole’ per sostituire il diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”, afferma il documento. Le conseguenze saranno pesanti. Il ritiro della Russia dal Consiglio d’Europa implica la denuncia (ritiro) simultanea della Carta del CE e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ha dichiarato il senatore Konstantin Kosachev

Il ritiro della Russia dal Consiglio di Europa non implica la reintroduzione della pena di morte in Russia, ha poi tenuto a sottolineare il vice-presidente del Consiglio della federazione Russa. “Abbiamo la nostra costituzione e la nostra Corte Costituzionale. Le decisioni sulla pena di morte non dipendono da obblighi nei confronti del Consiglio d’Europa” ha aggiunto.

Il ritiro della Russia dal Consiglio d’Europa non significa neppure “un ritiro da tutte le sue istituzioni” sottolinea il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. “Naturalmente, un ritiro dal Consiglio d’Europa implica anche un ritiro da tutti i meccanismi”, ha detto Peskov ai giornalisti rispondendo a chi gli chiedeva se la dichiarazione del ministero degli Esteri russo sul ritiro di Mosca dal Consiglio d’Europa significasse anche il ritiro da tutte le sue istituzioni, compresa la Cedu.

Alla fine di febbraio, il vicepresidente della Duma di Stato, capo della delegazione russa all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Pyotr Tolstoj, ha annunciato che il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa aveva sospeso l’adesione della Russia a questa organizzazione, condannando questa decisione, rilevando che senza la Russia – il paese più esteso d’Europa – il lavoro del Consiglio d’Europa perde di significato. 

“La Russia rimarrà il più grande Paese europeo, senza il quale nessun Consiglio d’Europa è semplicemente possibile o necessario. Perché non ci sarà verità in esso”, ha affermato il parlamentare.

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