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Gli scavi di Pompei accolgono la street art, 2000 anni di storia tra antico e moderno

Al via la tre giorni del Pompei Street Festival, dal 22 al 24 settembre, con incontri musicali live, un concorso cinematografico di corti e mostre di fotografia

Napoli, 22 Settembre – Duemila anni di storia, dai graffiti alla street art, questo il leitmotiv che collega la città antica a quella moderna di Pompei che la manifestazione Pompei Street Festival intende promuovere. Sono stati quattro gli street artist, l’argentino Bagnasco, l’iraniana Run, l’olandese Gomad e il canadese Johnston, che con le loro opere all’interno del parco Archeologico degli scavi hanno realizzato un ponte virtuale, sulle ali dell’arte, tra il passato ed il presente.

Grazie al protocollo firmato tra il Parco Archeologico – conferma il sindaco Carmine Lo Sapio – e il Comune finalmente si lavora insieme per la promozione socioeconomica e turistica del territorio. Il festival è uno strumento di amplificazione per evidenziare in campo internazionale le due anime, antica e moderna, della città”.

Le quattro opere rappresentano un preludio alla tre giorni di spettacoli, mostre e concorso cinematografico di corti che l’organizzatore della kermesse, Nello Petrucci, ha messo in campo per la seconda edizione del Pompei Street Festival: “Siamo tutti un po’ sognatori – ha affermato Petrucci – e vogliamo immaginare un futuro migliore per i giovani cittadini pompeiani. Con questo spirito l’arte, in tutte le sue forme, rappresenta uno strumento di emancipazione sociale e sviluppo di valori sopiti per i giovani”.

Ad attendere i quattro street artist all’interno degli Scavi è stato il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “L’arte all’interno delle strade di Pompei è street art, anche se non la chiamiamo così. Ma avere quattro artisti contemporanei che con le loro opere coniugano l’antico con il contemporaneo è quello che sempre dovrebbe accadere”.

Da oggi l’evento diventa veramente “street” con l’esibizione, in via Sacra, dei 32 artisti provenienti dai cinque continenti. Una maniera per coinvolgere il pubblico ed i giovani alla pittura. Ma anche una mostra fotografica di grande impatto sulle guerre nel mondo e un concorso cinematografico di corti e docufilm con 15 opere selezionate che saranno giudicate da una giuria e proiettate con accesso libero del pubblico.

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