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Politica

Giustizia, Meloni e Mattarella. Le frasi inutili e famose

Napoli, 15 Luglio – Il Governo continua il lavoro sulla riforma della Giustizia e anche se non mancano delle perplessità Sergio Mattarella non ha riscontrato alcuna criticità costituzionale… E la Premier dice “Niente scontro con la Magistratura”. Evidentemente non vuole ledere alcun rapporto con il Quirinale. Per la serie “le frasi inutili famose”.

La Meloni, notoriamente, non capisce, né sa, un accidenti di giustizia e magistratura. Il problema risiede, principalmente, nei suoi consiglieri e controllori, da Mantovano a Del Mastro. Lei, tuttavia, è colpevole di ignoranza proprio perché si fa usare e raggirare da noti e conclamati simpatizzanti della corporazione giudiziaria. Al premier, quando snocciola, con la faccetta compunta, seriosa e furbetta, simili apparenti ovvietà, sfugge un dato storico e fattuale di assoluta rilevanza ed evidenza: in tema di riforma e normalizzazione della magistratura e della giustizia, il governo e il parlamento non fanno altro che adempiere un dovere e una necessità politica ed esercitare un diritto costituzionale, il tutto secondo legittime valutazioni e opzioni politiche.

Non vanno allo scontro con la magistratura. E non ci vanno perché la magistratura non è titolare di un ruolo politico ed è a sua volta soggetta alle leggi sul cui processo di formazione non deve in modo alcuno interferire. Ma, quel che è peggio, a Giorgia, quando spara simili affermazioni “conciliative “, sfugge che, di fatto, legittima la corporazione in un ruolo di contraddittore politico legislativo che non solo non le appartiene ma le è vietato.

La realtà, comunque, il presupposto di siffatto scellerato atteggiamento è che il Presidente del Consiglio e i suoi sconsiderati consiglieri non vedono o, meglio, fingono di non sapere e di non vedere che è la magistratura che vuole, cerca e va allo scontro, illegittimo costituzionalmente, con la politica ogni qualvolta viene messa in campo una, seppur timida, iniziativa riformatrice in tema di giustizia e magistratura. E lo fa perché cerca di difendere il potere illegittimamente, sul piano costituzionale, conquistato nel corso dei decenni. Il risultato è la ridicola pantomima meloniana secondo cui è chi subisce lo scontro a dire di non volere lo scontro con lo “scontrista”! Come era quella storiella? Ah, si…c’è un aggressore e un aggredito!”. E’ quanto dichiara Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica.

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