Economia - Finanza

Export e investimenti: la crescita delle PMI del Sud Italia trainano l’Economia Nazionale

Napoli, 1 Ottobre – Negli ultimi anni, l’economia italiana ha mostrato segnali di crescita superiori alla media dell’area euro, trainata in particolare dalle performance delle piccole e medie imprese (PMI) sui mercati internazionali. Le PMI italiane, che contribuiscono a più della metà dell’export nazionale, hanno rappresentato un motore fondamentale di questo sviluppo. È quanto emerge dall’analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, presentata in occasione della premiazione delle PMI di Campania, Calabria e Sicilia a Città della Scienza.

Nel 2023, l’export delle tre regioni del Sud Italia ha raggiunto complessivamente i 37,1 miliardi di euro, con un aumento del 111% rispetto al 2016. Tra queste, la Campania ha registrato il risultato più elevato, con esportazioni pari a 22,2 miliardi di euro, trainate principalmente dal settore farmaceutico, seguito dall’agroalimentare, dall’automotive e dal sistema moda. La Sicilia ha superato i 14 miliardi di euro di export, con il settore petrolifero come principale pilastro, seguito da agroalimentare, chimica, elettrotecnica ed elettronica. Più contenuto il contributo della Calabria, che ha registrato 879 milioni di euro di esportazioni, concentrate principalmente su agroalimentare, chimica e sistema moda.

I dati del primo semestre del 2024 confermano la buona tendenza di crescita delle esportazioni nelle tre regioni meridionali, con un aumento complessivo del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, in netto contrasto con il calo dell’1,1% registrato a livello nazionale. La Campania ha segnato un incremento dell’8,8%, grazie soprattutto al boom del settore farmaceutico (+54,6%), mentre la Sicilia ha visto un lieve aumento dell’1,8%, con una crescita trainata dai prodotti petroliferi raffinati (+3%) e dall’elettrotecnica (+57,8%). La Calabria ha registrato l’incremento più significativo, con un +18% sostenuto dall’agroalimentare (+26,8%) e dalla chimica (+18,7%).

Oltre alle esportazioni, la ripresa economica italiana è stata alimentata dalla crescita degli investimenti, che tra il 2016 e il 2023 sono aumentati del 35,7% a prezzi costanti. Questo dato pone l’Italia davanti a Francia (+19,2%), Spagna (+14,3%) e Germania (+4,5%). La ripresa degli investimenti è stata guidata dalle misure come Industria 4.0 e il Superbonus, che hanno favorito l’espansione delle costruzioni (+47,1%) e degli investimenti in macchinari, mezzi di trasporto e ICT (+29,3%).

In conclusione, l’economia italiana, e in particolare quella delle regioni meridionali, sta vivendo una fase di crescita significativa, con le esportazioni e gli investimenti che giocano un ruolo cruciale nel rafforzamento della competitività del Paese sui mercati internazionali.

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