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Esami in farmacia, D’Anna (Biologi): “Legge stravolta, governo sbaglia. Così si mette a repentaglio la salute dei cittadini”

Roma, 10 Marzo – “Saranno pure ‘sorpresi’, i farmacisti, della circostanza che benemerite categorie come medici e biologi, da decenni abilitati all’esercizio di specifiche competenze professionali in materia di esami di laboratorio, abbiano avuto da ridire sulla possibilità che tali prestazioni possano essere eseguite e refertate anche in farmacia. Tuttavia, quello che appare risibile è l’accusa mossa nei confronti di intere categorie di professionisti sanitari e delle società scientifiche di settore, di voler combattere battaglie di retroguardia a…tutela di interessi di bassa lega!! Evidentemente l’impronta del commerciante ancora prevale in quella pur antica categoria che si è sottratta ad ogni utile confronto con chi, fino a prova contraria, ha ogni buon diritto di poterli eseguire quegli esami”.

Lo dichiara, in una nota, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), puntando il dito contro: “Federfarma, potente associazione di categoria”, la quale “elude, con levantina scaltrezza, il quesito principale: ossia la mancata competenza professionale del farmacista a sottoscrivere e validare esami diagnostici”. Ancorché su sangue capillare”, spiega D’Anna: “quelli smerciati dai farmacisti rientrano infatti nel novero della disciplina di medicina di laboratorio e pertanto andrebbero assoggettati a criteri di competenza professionale e di qualificazione tecnico scientifica della struttura erogatrice”.

Per il rappresentante dei biologi italiani: “Se l’esecutivo Meloni si piega al volere dei farmacisti, inseriti nella compagine di governo oppure ai vertici di enti regionali fuori da ogni logica scientifica e giuridica, sbaglia di grosso e mette a repentaglio la salute dei cittadini”. “Nel corso degli anni – rimarca ancora il presidente della Fnob – i farmacisti, attraverso il potere politico, hanno stravolto la legge istitutiva della cosiddetta ‘Farmacia dei servizi’, prima cancellando l’autodiagnosi e la funzione di mero ausilio fornita al paziente impossibilitato ad eseguire l’autotest, poi ampliando (con una norma di rango inferiore alla legge) l’elenco degli esami erogabili”.

“Nessuno finga di non sapere e di non vedere. Crediamo che allorquando fallisce la politica, ovvero la tutela del diritto di tutti, a vantaggio di lobby e potentati economici, a perdere è solo la gente” incalza ancora D’Anna. “Occorre dunque l’intervento delle autorità di controllo per non veder sfiorire quelle garanzie che sono poste a presidio delle istituzioni e dei diritti costituzionali. Noi non demordiamo: coinvolgeremo chiunque ne abbia facoltà e titolo. Chiameremo tutti innanzi alle loro responsabilità politiche, amministrative, contabili e penali” conclude.

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