San Gennaro Vesuviano, 19 Agosto – L’emergenza rifiuti in atto, che si prospetta di non facile soluzione e lascia ipotizzare altri disagi dalle prossime settimane, ha visto gli abitanti di San Gennaro Vesuviano protagonisti di una singolare protesta inscenata nel tentativo di smuovere le acque. Esasperati per la mancata raccolta della frazione umida, a ridosso di Ferragosto e in concomitanza con le temperature più alte, nella giornata di ieri alcuni manifestanti hanno raggiunto il municipio portandovi sacchetti di rifiuti, determinati a depositarli nell’atrio dell’edificio nel tentativo di aumentare il livello di attenzione sull’emergenza stessa. L’iniziativa è stata criticata sul nascere da diverse perrsone, ma allo stesso tempo ha avuto largo consenso e si è trasformata in un’occasione di confronto per discutere del problema.
L’emergenza era nota da prima dell’estate, ma, a dire dei sangennaresi stessi, è stata sottovalutata tanto da cittadini quanto dall’amministrazione. La chiusura imminente del valorizzato di Acerra per manutenzione e quella inaspettata del sito di S. VITALIANO sono state le concause dei disagi in corso. La ditta incaricata della raccolta dell’umido, non potendo portare il carico a San Vitaliano, ha sospeso il servizio; di qui il malcontento della popolazione, che tuttavia, nonostante le statistiche incoraggianti, sembrerebbe non avere particolare dimestichezza con la raccolta differenziata.
Lo sconforto, le proteste, l’indignazione e il rimpallo di responsabilità s’inseriscono in un quadro più ampio, in cui un dato è evidente: sarebbe auspicabile che tutte le comunità tendessero a una raccolta differenziata più efficace e accurata, per evitare, ad esempio, la commistione tra umido e secco, motivo di contestazione da parte delle ditte incaricate della raccolta.
L’emergenza rifiuti si era prospettata fin dal mese di giugno; a San Gennaro Vesuviano, su iniziativa della dott.ssa Silvana Nappi e del Movimento Cinque Stelle. All’epoca era già partita una campagna informativa finalizzata a coinvolgere i cittadini per affrontare consapevolmente il problema e a capire la portata delle possibili soluzioni; la risposta, in termini di partecipazione, non era stata incoraggiante, probabilmente perché nelle emergenze ci si aspetta che il problema sia affrontato esclusivamente dagli amministratori. Poi il precipitare degli eventi. Stamattina il Movimento si è fatto nuovamente portavoce dei cittadini, attivandosi per trovare un centro di raccolta per l’umido. Giovedì sarà firmata la determina per il conferimento della frazione organica e per fine settimana, salvo altri problemi, dovrebbe riprendere la raccolta. Questa emergenza, tuttavia, farà aumentare il costo di smaltimento dell’umido, che, stando alle prime indiscrezioni, passerà a € 250 a tonnellata. Un buon motivo per darsi da fare e trovare nuove soluzioni.
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Nata a Napoli, lavora nel settore dei beni culturali e della comunicazione. Ha scelto di non lasciare il Sud perché ritiene che esso abbia ancora tante cose belle da raccontare”.