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Attualita'

Decreto Liste d’attesa, Crei: “E’ un buon inizio ma ora attenzione ed appropriatezza, monitoraggio e conoscenza domanda-offerta sul territorio”

LA PRESIDENTE DANIELA MAROTTO: I REUMATOLOGI CREI ESPRIMONO PLAUSO, MA INVITANO A SVILUPPARE ULTERIORI AZIONI. OCCORRE PRODURRE EFFETTIVO ALLEGGERIMENTO E DE-AFFOLLAMENTO ANCHE IN REUMATOLOGIA SOPRATTUTTO CON AZIONI DI IDENTIFICAZIONE DELLā€™AUTENTICA APPROPRIATEZZA DI VISITE ED ESAMI
Roma, 29 Luglio – Il Collegio Reumatologi Italiani ā€“ CReI in merito al Decreto liste dā€™attesa 7 giugno 2024, n. 73, (appena approvato in Parlamento) esprime un plauso, ma anche lā€™invito a ā€œnon fermare proprio ora la necessaria azione di rinnovamento complessivo della sanitĆ  italiana, anche in relazione alle dinamiche ed alle criticitĆ  che coinvolgono la reumatologia e gli specialisti di questo settoreā€.
ā€œOgni Decreto che tenti di porre in essere risposte concrete a debolezze conclamate della sanitĆ  pubblica ha degli aspetti di positivitĆ ā€, sottolineaĀ Daniela Marotto, presidente CReI, ā€œma occorre qui cogliere lā€™occasione per osservare con attenzione il sistema nella sua totalitĆ . I reumatologi italiani oggi quindi invitano il Ministero della Salute, il Parlamento e le Istituzioni ed agenzie della sanitĆ  a porre unā€™attenzione decisa suĀ tre temi rilevanti:Ā appropriatezza prescrittiva di esami e visite specialistiche, monitoraggio delle prestazioni, conoscenza della domanda-offerta sui territori localiā€.
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ā€œLe nostre considerazioni si poggiano sullā€™esperienza quotidiana di tutti i nostri soci e sui campanelli dā€™allarme che CReI raccoglie dai territori
ā€, commenta la presidente Marotto, ā€œSpesso il reumatologo visita pazienti che gli vengono indirizzati come urgenti, anche quando questo non ĆØ realmente necessario. Inoltre nelle varie situazioni territoriali si percepisce una decisa carenza di monitoraggio delle prestazioni in reumatologia, spesso considerate meno rilevanti di quelle di altre specialitĆ ā€. I dati raccolti da CReI nel suo network indicano la classicaĀ situazione “a macchia di leopardo”Ā che purtroppo ormai ĆØ generalizzata per quando riguarda i sistemi sanitari regionali: si va da situazioni tendenzialmente virtuose (in alcune Asl del Nord-Est non cā€™ĆØ lista dā€™attesa per la prima visita, mentre per i controlli si giunge ad una media di sei mesi di attesa) a situazioni preoccupanti (in unā€™Asl dellā€™Italia centrale con popolazione di 600mila abitanti, sono presenti quattro reumatologi di cui tre in servizio di medicina interna; la prima visita ĆØ a quattro mesi ed il controllo giunge dopo altri quattro mesi).
Sicuramente, afferma CREI, il Decreto 2024.73 ā€“ anche avviando la Piattaforma nazionale e lā€™Organismo di verifica, controllo e monitoraggio – crea le condizioni affinchĆ© vengano definiti ulteriori strumenti per migliorare lā€™appropriatezza della richiesta di visite ed esami, ma ĆØ necessario che questi strumenti siano avviati in tempi brevi, producendo quell’effettivo alleggerimento e de-affollamento degli ambulatori che ĆØ nell’attesa di popolazione e istituzioni.
Eā€™ inoltre importante per CReI “monitorare immediatamente tutte le specialitĆ ” ed – in un momento in cui viene sta per essere varato anche il nuovo Piano Nazionale CronicitĆ , attualmente in Conferenza Stato Regioni – occorre ā€œporreĀ attenzione specifica alla specialitĆ  della reumatologia, che si occupa di patologie croniche invalidanti, per giungere ad unĀ diagnosi precoceĀ ed avviare una presa in carico ed un trattamento terapeutico tempestivoā€. Occorre di conseguenza che il sistema sia in grado di monitorare la domanda reale e lā€™offerta reale sul territorio, ā€œaffinchĆ© si possa vedere come agire nella singola area territoriale, anche per comprendere nello specifico se il personale dedicato ĆØ sufficiente oppure ĆØ sotto-dimensionatoā€.
Daniela MarottoĀ conclude cosƬ: ā€œLa situazione complessiva indica che ĆØ urgente una conoscenza nuova, differente, approfondita e puntuale della dinamica richiesta-offerta sul territorio. Solo cosƬ il Decreto Liste dā€™Attesa potrĆ  nel tempo essere parte di quellaĀ visione sistematica e completaĀ di cui oggi tutti sentono il bisogno”.
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