Napoli, 26 Aprile – Finalmente sta nascendo una figura professionale nel calcio che conta, un soggetto appartenente per il momento alle società professionistiche di A e B, capace di affievolire l’annoso “contrasto” esistente tra mondo arbitrale e società calcistiche.
Durante la presentazione dell’evento, il Capo degli arbitri Alfredo Trentalange, ha voluto esprimere la sua soddisfazione al riguardo: “Io credo che sia un momento epocale. Noi siamo bravi a vivere l’emergenza e meno bravi a vivere la programmazione. Questo corso va nella direzione giusta. Si cresce per didattica e si cresce per confronto.
Confronto tra di noi e confronto tra di voi. Saranno molto importanti le vostre conversazioni e vostri scambi di esperienza fuori dall’orario di lezione. Noi vogliamo crescere per confronto, anche partendo da ottiche diverse. Quello che conta è parlare la stessa lingua. Ringrazio – continua il Dirigente Arbitrale – il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gravina, il Settore Tecnico a cominciare da Paolo Piani e ringrazio il vicepresidente Baglioni che ha ideato questo progetto ed è riuscito ad attuarlo in tempi non biblici”.
Il corso, iniziato il 18 aprile con il termine del 3 maggio 2022, si sta svolgendo, nella sua prima fase al Centro Tecnico Federale di Coverciano per poi spostarsi nelle prossime sedute al centro Var di Lissone, dove il designatore Rocchi spiegherà ai corsisti il funzionamento della struttura. Ecco le parole del vicepresidente Aia Duccio Baglioni, all’inaugurazione del corso: “Ringrazio tutti coloro che hanno accettato di partecipare a questo primo corso, al quale ne seguiranno molti altri. Questo corso ha come preciso obiettivo quello di far crescere la vostra figura dandogli un ruolo ancora più ricco.
In tempi brevi, anzi molto brevi, non si potrà interpretare la mansione di addetto all’arbitro all’interno di un club senza essere passati da questo corso di formazione. Tra di voi – continua il vicepresidente – ci sono alcuni ex arbitri. L’obiettivo è di imparare sempre di più a dialogare nel rispetto dei rispettivi ruoli. La speranza è che l’addetto all’arbitro aiuti a conoscere le regole non solo ai calciatori della prima squadra ma anche a livello di settore giovanile”.
Non poteva mancare al primo incontro il Presidente del Settore Tecnico Figc Demetrio Albertini, il quale ha spiegato la posizione della Figc circa la creazione di nuovi soggetti: “La parola chiave per il Settore Tecnico è ‘contaminazione’: per questo vogliamo aprirci a nuove realtà e questo corso si inserisce lungo questa direzione, cercando di dare sempre di più nuovi impulsi alla nostra didattica e maggiori competenze a tutte le figure professionali in ambito calcistico”.
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