La zona rossa è stata estesa a tutta Italia: tra le misure estese a tutto il territorio nazionale ci sono la chiusura di tutte le scuole fino al prossimo 3 aprile, così come il blocco di tutte le manifestazioni sportive ovunque. Lo annuncia in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che oggi ha incontrato i leader della maggioranza.
Napoli, 9 Marzo – Una data che difficilmente dimenticheremo. Alle ore 21.40 è iniziata, la preannunciata, conferenza stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte, presso palazzo Chigi.
Si vociferava nella serata, ma adesso è un decreto legge che da stasera sarà in Gazzetta Ufficiale e sarà effettivo da domani mattina. L’Italia intera dovrà affrontare misure restrittive, come quelle delle province lombarde, venete e dell’emilia romagna.
Gli spostamenti saranno azzerati, a meno che non ci sia un valido motivo. Di conseguenza le scuole resteranno chiuse ufficialmente fino al 3 aprile e le attività sportive, come i campionati nazionali resteranno sospesi. “Sono costretto a intervenire in modo più deciso per difendere le persone più fragile”. Enorme rammarico del presidente nel constatare la situazione economica malsana e le varie scadenze che dovranno affrontare gli italiani. Ma tutto in virtù della salute della nostra penisola. Una giornata dove i malati positivi al coronavirus erano aumentati di 1500 unità, ha dato il là a questa situazione.
“Abbiamo adottato una nuova decisione. Siamo consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, lo capisco anche io. Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo alla luce delle nostre raccomandazioni potranno essere modificate, ma tempo non ce n’è. Stiamo avendo una crescita importante di contagi, persone ricoverate e persone decedute. Le nostre abitudini quindi vanno cambiate ora e dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a queste norme più stringenti”, ha detto Conte in conferenza stampa annunciando misure più forti.
“Rimangono confermate le modalità di autocertificazione per gli spostamenti”, ha continuato il premier, ricordando che le dichiarazioni devono essere veritiere. “Per quanto riguarda i trasporti pubblici non è prevista alcuna limitazione: cerchiamo di garantire la continuità del sistema produttivo e la possibilità alle persone di poter andare a lavorare”, ha proseguito. “Siccome noi andiamo ad estendere il regime di disciplina per le zone rosse, automaticamente portiamo la sospensione delle attività didattiche fino al 3 aprile”, ha ribadito Conte, aggiungendo che il governo si mantiene sempre pronto a ulteriori interventi, in caso fosse necessario.
Aggiungiamo che ci saranno misure che saranno ben superiori alla portata di 7 miliardi e mezzo e sarà previsto un super commissario che potrebbe essere o l’ex capo della polizia Giovanni De Gennaro o l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Conte ha parlato con tutti i ministri e riferito al capo dello stato. E’ evidente che è stata raggiunta un’ampia disponibilità delle forze politiche ad appoggiare questo provvedimento d’urgenza. Da questa sera la vita degli italiani cambia e per usare le parole del presidente del consiglio Conte “sarà impedito, vietato ogni assembramento”.
Un provvedimento che a detta di Conte serve “per combattere il contagio da coronavirus”, alla luce, ricordiamo, di una giornata che ha dato numeri molto pesanti: 1797 nuovi contagi in tutta Italia.
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Laureato in filosofia presso la Federico II di Napoli con tesi sul rapporto tra società e politica in Italia. Appassionato di storia e letteratura italiana ed europea.