Amalfi, 1 Marzo – “L’emergenza Covid19 sta incidendo pesantemente anche per l’economia turistica della Costa d’Amalfi. L’ultima notizia dell’innalzamento del livello di allerta da parte del Dipartimento di Stato USA in base a una valutazione dei Centers for Desease Control and Prevention non può che toccare il principale mercato di riferimento turistico della Costa d’Amalfi. Anche se si ponesse un freno all’infodemia di queste settimane il danno sembra oramai difficile da riparare in tempi rapidi. Per quanto apprezziamo i tentativi di queste ore di porre rimedio al danno di immagine riteniamo necessaria un’azione diplomatica più incisiva verso i nostri mercati di riferimento.
Abbiamo lanciato in queste ore una pagina informativa per i turisti sul tema COVID19 e stiamo lavorando ad un protocollo di “buone pratiche” da adottare in tutte le strutture turistiche sicuri che possa creare un clima più sereno per i nostri ospiti. La Costa d’Amalfi è assolutamente un luogo sicuro dove vivere e fare vacanza!”. Lo ha affermato con chiarezza, Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana. Non ci sono casi in Costiera Amafitana.Il Decreto è incentrato sulla zona rossa. Si chiedono invece misure incisive su scala nazionale.
“Le notizie che arrivano dagli operatori in tempo reale sono preoccupanti. Un calo di oltre il 50% delle prenotazioni per il mese di Marzo e del 30% per il mese di Aprile mentre le previsioni per il prosieguo della stagione non sono rosee. La speranza è quella di una ripartenza – ha concluso Ferraioli – sempre nei limiti della sicurezza sanitaria, che possa limitare il danno”.
Allo stesso tempo speriamo che vengano proposte misure più incisive anche a livello fiscale. Il decreto n.33 approvato nella notte di Venerdì 28 Febbraio dal Consiglio dei Ministri è ancora molto incentrato sulla zona rossa mentre i danni economici sono oramai estesi a tutto il territorio nazionale. Speriamo che la stessa Regione Campania possa fare qualcosa per affiancare gli operatori che come ogni anno, hanno investito molto e sono pronti a mettere in moto la più importante economia locale.
Abbiamo in queste ore aperto un canale di comunicazione con Enit e Mibact. I nostri operatori hanno bisogno di informazioni che ci possano aiutare ad avere un quadro più possibile attendibile sulle attività di tutti quei soggetti governativi impegnati nel fronteggiare quest’emergenza, soprattutto a livello internazionale. Questo non ci farebbe fare scelte avventate per fronteggiare la crisi.
L’ecosistema turistico della Costa d’Amalfi ha le spalle larghissime. Da generazioni gli operatori sono stati pronti a scommettere sulla propria capacità di fare impresa, ma altresì sono abituati a farlo dotandosi di più informazioni possibili e, soprattutto, non amano l’improvvisazione vista in questi giorni”.
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