Cronaca

Coronavirus, Crisanti: “Riaprire gli stadi adesso è da irresponsabili”

Napoli, 25 Settembre – “Riaprire gli stadi adesso è da irresponsabili, ora dobbiamo metabolizzare l’apertura delle scuole e vedere come va”. Lo ha affermato Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all’Università di Padova. “Le cose vanno fatte gradualmente. Se proprio vogliamo fare un gesto simbolico, riapriamoli con mille persone, oppure riapriamo con il 10% della capienza per almeno quindici giorni e vediamo che succede”, ha aggiunto.

Sono già numerosi tra virologi e medici, coloro che si sono mostrati per lo meno cauti, quando non chiaramente contrari, alla riapertura degli stadi. Dopo Massimo Galli, anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts si dice preoccupato. “E’ indubbio che la riapertura degli stadi presenta delle situazioni e delle connotazioni di criticità e di potenziale rischio che non possono essere sottovalutate”, afferma, aggiungendo che si tratta di “una situazione complessa che credo meriti attenzione nella valutazione e credo anche significativa cautela”.

“Non e’ pensabile improvvisamente ipotizzare una riapertura degli stadi con 25.000 persone, ma si può ipotizzare una progressiva riapertura e con regole che devono essere ferree”, afferma infine il viceministro alla Salute Pier Paolo Sileri. 

Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie.
 
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.