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Conflitto in Ucraina, il muro occidentale è crollato: la Cina è inarrestabile e a Washington proteste contro il sostegno all’Ucraina

Napoli, 20 Febbraio – La guerra tra Russia e Ucraina ha provocato il malcontento nella maggior parte dei cittadini, americani inclusi. Basta ascoltare la gente e il dado è tratto, con buona pace dei propagandisti. Ieri, a Washington, ci sono state manifestazioni contro la guerra. Migliaia di persone si sono radunate davanti al Lincoln Memorial e hanno chiesto agli Stati Uniti di interrompere il loro sostegno militare all’Ucraina. “I rappresentanti del Libertarian Party, dei gruppi anti guerra e dei media sono intervenuti alle manifestazioni, accusando gli Stati Uniti di aver provocato una guerra per procura a proprio vantaggio, mettendo a rischio la pace nel mondo. Essi hanno anche lanciato un appello affinché la questione venga risolta tramite il dialogo. Molti manifestanti sul posto hanno anche affermato che la guerra non dovrebbe avere luogo in nessuna circostanza, e che il modo migliore per risolvere i problemi è il dialogo”. Radio Cina internazionale.

Zelensky resiste e, soprattutto, il suo popolo che non vuole assolutamente cedere all’oppressore Putin. Il muro occidentale, che ormai è crollato, ha prodotto qualche effetto: crisi energetica e declino di Biden. Nel momento della sua rivincita, l’Occidente ha scoperto che una parte della società, addirittura nel più grande Paese dell’area occidentale, negli Stati Uniti, è una società povera. Vi ricordate della rivolta dei ghetti di Los Angeles di più di trent’anni fa? È stato l’inizio… Gli Americani vogliono la pace. Come la Cina, che domina, è inarrestabile e, in un mondo globalizzato, non deve essere un problema.

L’ Europa lo sa, ma non riesce a capire che le propagande a senso unico servono a poco. Wang Yi ha annunciato che la Cina rilascerà “la posizione della Cina sulla soluzione politica alla crisi ucraina” e che la Cina continuerà a schierarsi dalla parte della pace e del dialogo. C’è forte volontà nei cambiamenti dei soggetti sociali. Se non si saprà raccogliere questa novità di trasformazione, di abbattimento degli apparati delle oligarchie, verremo sepolti nel crollo di questo mondo occidentale; se, invece, sappiamo renderci conto di ciò che sta accadendo e che è accaduto, probabilmente riusciremo a rifondare noi stessi.

Questa è la prima vera sfida di tutto l’Occidente, ed in particolar modo è una sfida italiana. In fondo, tutto il dibattito politico – sociale è proprio all’interno della valorosa resistenza ucraina, con tanta confusione, ricca di speranza ma carente di un coerente sviluppo progettuale alternativo.

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