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Economia - Finanza

Confapi, l’assemblea delle pmi per chiedere più attenzione al Sud

L’evento a Villa Domi con la premiazione delle eccellenze napoletane

 

Napoli, 29 Luglio  – Si è tenuta, presso Villa Domi, a Napoli, l’assemblea delle imprese associate promossa dalla Confapi Napoli e dedicata al tema della ripartenza dopo i drammatici effetti della pandemia da Covid-19 sull’economia e sul tessuto produttivo locale.

L’evento è stato introdotto da una relazione del presidente della Confapi Napoli, Raffaele Marrone, a cui ha fatto seguito l’approvazione del bilancio con l’intervento del presidente revisore Luigi Cecere.

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224888274 6454989574514801 4924698895364722662 nPoi è stato il turno dei contributi dei rappresentanti del mondo dell’associazionismo e dell’economia locale e nazionale. Ricco il parterre dei relatori: Maurizio Casasco, presidente nazionale Confapi;  l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Antonio Marchiello; l’assessore alla Formazione professionale della Regione Campania Armida Filippelli; il presidente UnionAlimentari Confapi Napoli Antonio Ferrieri.

Non è mancato un momento di confronto con i candidati sindaco di Napoli presenti all’evento, Catello Maresca e Alessandra Clemente.

Al termine dell’assemblea – moderata dalla giornalista Mary Adamo – è stato assegnato il premio «Il Futuro riparte oggi», organizzato dalla Confapi Napoli in collaborazione con i partners del territorio della regione Campania. Lungo l’elenco dei premiati. Il riconoscimento è stato conferito a Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli; ad Attilio Bianchi, direttore generale dell’Istituto nazionale tumori Irccs fondazione Pascale; e a Rodolfo Conenna, direttore generale dell’azienda ospedeliera Santobono-Pausillipon, per il loro contributo nella lotta al Covid e per gli «eccellenti risultati ottenuti in Italia e nel mondo».

Premiati inoltre Valerio Iovinella, presidente della Union Security, e Ciro Guarino, titolare società Tsm srl, in quanto imprenditori di successo che hanno saputo coniugare l’impegno lavorativo con una profonda sensibilità a favore delle fasce deboli.

223443330 6454989721181453 7826789244771897376 n225308153 6454989804514778 6011770596100182567 nAl presidente presidente Confapi Maurizio Casasco è stato riconosciuto «l’impegno profuso a supporto delle imprese e dei lavoratori anche durante l’emergenza pandemica».

La serata si è poi conclusa con l’evento conviviale «St(r)ong a Napoli, il futuro riparte oggi».

«Grazie a una conoscenza diretta del territorio, costruita attraverso l’ascolto continuo di tutte le pmi che aderiscono all’associazione, Confapi Napoli ha ben chiare le difficoltà endemiche del tessuto imprenditoriale di Napoli e quindi dell’intero Mezzogiorno», spiega il presidente Marrone. «Ci proponiamo di incrementare questa interlocuzione impegnandoci ancora di più in settori strategici come turismo, servizi e metalmeccanica per rafforzare la voce degli imprenditori. In particolare, vogliamo investire sui giovani e la loro formazione, in quanto veri portatori dell’innovazione di cui necessitano Napoli e tutto il Sud. In tal senso, tutte le nostre attività e le intese siglate con enti di diritto pubblico nascono dalla sensibilità di Confapi nei confronti della semplificazione, anche nell’ottica di facilitare il passaggio dall’università al mondo dell’impresa».

Per il presidente del gruppo Giovani, Massimo Di Santis, invece, «a pagare il prezzo più alto della crisi sono stati soprattutto i giovani. Alle nuove generazioni, pur essendo presentate come “pilastro” della ripresa, il Pnrr non dedica un capitolo specifico ma le inserisce trasversalmente in tutte le 6 Missioni di cui si compone. Stesso approccio coinvolge dichiaratamente il Sud e, meno scopertamente, anche il mondo delle imprese. L’istruzione come ricetta per sostenere i giovani e la digitalizzazione per favorire le imprese, risultano misure poco incisive al Sud, dove storicamente a impedire la crescita economica sono l’assenza di infrastrutture e la logistica».

«Senza un tessuto produttivo vivo – conclude Di Santis – non sarà possibile mutare la situazione economica e favorire l’impresa dei giovani al Sud. In tal senso, nel Pnrr mancano gli strumenti adeguati. E di questo abbiamo chiesto alle Istituzioni e alla politica di farsi carico».

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