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Come vengono usati i nostri telefoni al giorno d’oggi

Napoli, 24 Dicembre – Anche se a molti potrebbe ormai sembrare di non aver mai vissuto un’epoca senza smartphone (per i più giovani questo assunto è reale), la verità è che il fenomeno del minicomputer in tasca è assolutamente nuovo per l’umanità.

Il primo IPhone è stato presentato al mondo solo nel 2007, e nonostante tutti siamo d’accordo sul fatto che la genesi dei telefoni intelligenti risalga agli inizi del 90’, la verità è che dobbiamo attendere fino al 2000 inoltrato per conoscere, oltre che la diffusione, anche il concetto di smartphone come lo conosciamo oggi.

I telefoni sono ormai talmente compenetrati nella esistenza dell’uomo moderno, che non esiste quasi nessun aspetto della vita che sia rimasto offline, persino la sfera sentimentale ne è stata travolta.

Basti pensare all’esplosione senza precedenti di siti come https://www.soloavventure.it che nonostante possano tranquillamente funzionare da PC, ricevono dalla connettività costante che i cellulari aggiungono alle persone, una spinta per nulla indifferente.

L’industria degli appuntamenti online in generale, ha ricevuto dall’abitudine di portarsi il cellulare sempre in tasca un indiscutibile vantaggio, e applicazioni o siti internet di ogni genere sono nati sull’onda del fenomeno, oggi non esiste minoranza sessuale o bisogno specifico che non trovi una sua risposta in qualche sito di incontri specializzato.

Educazione ed implicazioni sociali

Uno dei risultati di maggior rilievo che abbiamo ottenuto dall’uso così massivo di smartphone, è quello di avere una popolazione sempre connessa, con tutte le implicazioni positive e negative che ne derivano.

Secondo un articolo di sciscianonotizie anche se a singhiozzi, ed ancora a macchia di leopardo, il sistema scolastico ed educativo sta cominciando ad affrontare il tema per esempio del bullismo elettronico, genere di bullismo che coinvolge i nostri ragazzi, e genera effetti spesso persino più potenti rispetto a quello analogico.

La vita dei millennial a differenza di quella delle generazioni più grandi, non ha mai migrato verso l’online ma ci è nata direttamente dentro. La prospettiva con la quale queste due generazioni vedono il mondo, non potrebbe essere quindi più diversa.

Per la scuola lo sforzo di parlare un linguaggio dei giovani così descritti, comprenderne a fondo le problematiche, e guidarli verso un futuro equilibrato rappresenta uno sforzo intergenerazionale di proporzioni mai viste prima. Ed è per questa ragione, di importanza assoluta.

Gli smartphone del futuro

Secondo una previsione di Samsung, la tecnologia dello smartphone starebbe arrivando al suo limite e superarla vorrà dire farne a meno.

La società nipponica vedrebbe un futuro dove gli uomini vivranno un mondo fatto di cose connesse ad Internet, schermi intrecciati alle fibre delle nostre vesti, o fusi nei muri delle nostre abitazioni.

Intelligenza diffusa e dati sulla nuvola, un universo insomma da film di fantascienza che porrebbe l’umano sempre più al centro di un mondo cibernetico, dove chi non è in grado di vivere e pensare in digitale, non saprà più nemmeno come aprire la porta di casa.

Se sia bene o male, se dovrà succedere oppure no, starà a noi consumatori deciderlo.

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