Cicciano, 19 Maggio – “Ripristinare l’antico progetto dei Regi Lagni, realizzati dai Borboni che all’epoca riuscirono a trovare una soluzione per la messa in sicurezza del territorio. Oggi si deve puntare alla Rigenerazione Ambientale del territorio nolano e vesuviano. Oggi il progetto c’è e prevede una serie di riqualificazioni ambientali, e i Regi Lagni vengono inseriti in programmi di realizzazioni di percorsi pedonali ma anche di archeologia idraulica. Si arriverà a valorizzare anche la stessa biodiversità. Saranno però necessari interventi per recuperare la sicurezza idraulica. Sono previste anche vasche di sedimentazione per la raccolta dei sedimenti e ci sarà una riconnessione tra il litorale domizio e l’area più interna della Campania, quella nolana. Stiamo parlando di circa 1200 km quadrati e oltre al ripristino della corretta rigenerazione idraulica si dovrà provvedere anche alle bonifiche dei territori. Con il progetto di ripristino dei Regi Lagni si darà un’altra vita a questi territori.
Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, oggi a Cicciano, nel nolano ho ribadito l’importanza ad esempio dei Regi Lagni. Il tema è di grande attualità. Le cronache di queste ore inducono ad una grande riflessione sulla troppa acqua e sulla poca acqua. Abbiamo luoghi alluvionati e luoghi che soffrono di siccità. Anche in quest’ottica sono fondamentali i Regi Lagni, gli alvei creati dai borboni che diedero vita ad una grande opera di ingegneria idraulica. L’evento è stato organizzato da Laboratorio Civico per Cicciano, da sempre impegnata nella valorizzazione delle risorse ambientali, culturali e storiche del comune di Cicciano, ha organizzato l’evento “La rete blu dei Regi Lagni: un’opportunità di rigenerazione urbana per il nostro territorio” con l’intento non solo di richiamare l’attenzione su un’ importante opera di ingegneria idraulica del 600 ma anche sul ruolo che essa rappresenta quale corridoio ecologico naturale, ormai parte integrante di un’area vastissima che riesce a mettere in relazione l’intera piana campana.
I nostri antenati hanno preservato la risorsa acqua avendo cura di governarne i flussi, di recuperare acqua piovana e di riciclarla grazie a sistemi empirici di fitodepurazione e, inoltre, ci hanno consegnato preziose tecniche di agricoltura che tengono conto dei tempi di Madre Natura rispettandone con la rotazione la necessità di riposo e di rigenerazione. La velocità che caratterizza la società contemporanea ci ha portati a dimenticare l’importanza dell’attesa, quale luogo di attenzioni: attenzione al vento, al rumore della pioggia e a quella creatività insita in ognuno di noi che ha permesso all’uomo di realizzare opere straordinarie mettendo insieme necessità e ingegno come, non a caso, i Regi Lagni! ”. Lo ha annunciato il geologoGaetano Sammartino, Presidente Società Italiana di Geologia Ambientale sezione Campania, a margine della conferenza La Rete Blu dei Regi Lagni, tenutasi ieri a Cicciano, in Campania.
Alla tavola rotonda che si è tenuta presso il Cortile di Palazzo Nucci, residenza storica di notevole pregio architettonico, è stato patrocinato da SIGEA e Slowfood Agro Nolano. Sono stati illustrati progetti di Rigenerazione Urbana e Rigenerazione Alimentare. Sono intervenuti anche Gianfranco Nappi – Direttore Infiniti Mondi – Rigenera Campania – Alfonso De Nardo – Coordinatore gruppo 183 – Vincenzo Ferrara – Comandante del Nucleo Carabinieri Forestali di Roccarainola, Nello Dell’Anno, economista, di Carla Guerriero dell’Università Federico II di Napoli, docente di Scienze delle Finanze, Gianluca Napolitano del Comitato Esecutivo di Slow Food Campania.
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