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Cercola, incendiava auto in diversi comuni vesuviani: preso piromane [Video]

Cercola, 21 Maggio – I carabinieri della Tenenza di Cercola, agli ordini del tenente Franco di Gioia, hanno tratto in arresto un 43enne, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, che la notte tra sabato e domenica si è reso autore di un incendio in danno di alcune autovetture parcheggiate in strada, con modalità simili a quelle riscontrate in diversi episodi che negli ultimi mesi stavano letteralmente terrorizzando gli abitanti locali e delle città limitrofe, e per i quali i militari avevano da tempo avviato le indagini, articolando una serie di servizi mirati alla caccia del piromane, soprattutto nelle aree vesuviane quali Sant’Anastasia, Pollena Trocchia, Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio. Proprio l’ultimo incendio di quattro vetture nei comuni di Pollena Trocchia e Massa di Somma, gli è stato fatale.

In particolare, il 17 maggio scorso, l’ennesimo incendio innescato in un’autovettura Fiat Panda si è propagato immediatamente ed irrefrenabilmente coinvolgendo altre autovetture parcheggiate lì vicino. Due di esse, alimentate con impianto a gpl, andate completamente distrutte, hanno procurato fiamme altissime che lambivano diverse abitazioni civili, una villetta ed un fabbricato occupato da dodici famiglie. Solo grazie al rapido intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco di Napoli, si sono evitate più esplosioni, la cui forte deflagrazione avrebbe sicuramente causato ingenti danni agli immobili ed un grave pericolo per l’incolumità pubblica. Fortunatamente non si è reso necessario lo sgombero di alcuna palazzina, ma la paura ha comunque coinvolto i residenti, svegliandoli nel pieno della notte a causa delle fiamme e delle esplosioni.

Le indagini, immediatamente attivate dai militari della locale Tenenza dei Carabinieri, sviluppate anche con l’esame di immagini di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati presenti in zona, la conoscenza delle aree interessate dai roghi ed il modus operanti adottato in altri episodi, hanno permesso di ricostruire in breve tempo il percorso seguito dal piromane, rintracciandolo subito dopo in Sant’Anastasia, nei pressi del Santuario della Madonna dell’Arco, mentre ancora girovagava sulla pubblica via con gli abiti intrisi di fumo, le mani annerite e con addosso l’accendino utilizzato per appiccare l’incendio. L’uomo è stato arrestato e il tribunale di Nola, in sede di convalida, tenendo conto della pericolosità sociale del soggetto e della gravità dei reati consumati, che ne facevano presupporre una reiterazione di condotta, ne ha disposto la custodia in carcere, presso la Casa circondariale di Napoli Poggioreale. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per verificare la responsabilità dell’uomo negli altri episodi.

 

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