Sabato 17 Febbraio – a Cefalù – conferenza stampa di presentazione del progetto triennale – “ALLE FONTI DELLA NOSTRA STORIA. LE PIETRE IDENTITARIE”.
Cefalù, 11 Febbraio – “Nasce, in Sicilia, esattamente a Cefalù, il progetto pilota sulle pietre identitarie. Sabato 17 Febbraio, presenteremo alla stampa “ALLE FONTI DELLA NOSTRA STORIA. LE PIETRE IDENTITARIE: LUMACHELLA, LA PIETRA DI CEFALU”. E’ un articolato progetto pilota triennale che parte da Cefalù, ideato da Archeoclub D’Italia, sede di Cefalù, in collaborazione con la sede nazionale che, partendo dalla pietra calcarea di pregio denominata “lumachella” o “pietra di Cefalù”, intende promuovere un percorso di acquisizione e divulgazione di conoscenza degli aspetti geologici, paleontologici, archeologici, storico-artistici e culturali di tutte le pietre locali d’Italia, finalizzato alla conservazione e al restauro del patrimonio architettonico dei centri urbani, delle pavimentazioni storiche e dei partiti architettonici”. Lo ha annunciato Flora Fortunata Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
Un progetto pilota in Italia che include addirittura la formazione del cittadino locale. “Il progetto, attraverso azioni diversificate per target di riferimento e tempi di attuazione e un’ampia partnership ( istituzioni culturali e scolastiche, Università, ordini professionali a livello nazionale e regionale) intende creare una consapevolezza nel modus operandi dei liberi professionisti e delle amministrazioni e determinare la nascita di processi culturali identitari finalizzati alla tutela dei beni culturali e monumentali – ha dichiarato Stefania Randazzo, storico dell’arte e Presidente Archeoclub D’Italia sede di Cefalù – e alla rigenerazione e riqualificazione urbana soprattutto dei piccoli centri.
La pietra “lumachella”, cavata dalla grande “Rocca” che sovrasta Cefalù, è il materiale impiegato per la costruzione degli edifici più antichi e per le imponenti fortificazioni dette “mura megalitiche”, per i cippi funerari della necropoli ellenistica nonché per le fondamenta del Duomo arabo normanno e di antiche abitazioni. Si ritrova nei partiti architettonici di chiese e palazzi, nella pavimentazione stradale, negli arredi almeno fino agli anni ’50 del novecento, costituendo quindi con la sua colorazione e il suo aspetto l’elemento più significativo per la caratterizzazione dell’identità di questo luogo”.
Siamo in presenza di un progetto di grandi dimensioni per la sua importanza. “Il progetto prevede tre linee principali: 1 – Parte scientifica, partner: Archivio Storico Diocesano di Cefalù, Università di Palermo Corso di laurea in Architettura e Ordine regionale dei Geologi: creazione di un gruppo di lavoro all’interno dell’associazione che si occupi di stabilire i criteri di azione per la mappatura e schedatura dei manufatti sia nella pavimentazione che nei prospetti degli edifici del centro storico di Cefalù con l’obiettivo di rilevare l’ubicazione – ha continuato Stefania Randazzo – il numero, la tipologia degli elementi, le modalità di lavorazione, collocazione e posa e lo stato di conservazione; creazione di una documentazione completa che includa l’aspetto della tradizione artigianale approfondita attraverso interviste e ricerca documentaria; sviluppo di collaborazioni con l’Ordine dei Geologi, l’Università di Palermo, Archivio storico diocesano di Cefalù, con l’obiettivo di promuovere incontri di formazione rivolti ai docenti delle scuole partner, ai soci, alla cittadinanza che approfondiscano i vari aspetti paleontologico, mineralogico, archeologico, storico artistico, conservativo; elaborare proposte concrete da sottoporre all’Amministrazione comunale, all’Assessorato Territorio e Ambiente, Assessorato ai beni culturali finalizzate alla conservazione e tutela degli elementi in pietra lumachella.
Poi avremo la Didattica con partner: Archivio Storico Diocesano di Cefalù , Università di Palermo Corso di laurea in Architettura, Ordine regionale dei Geologi , Ente Parco delle Madonie Unesco Global Geopark. In questo caso l’obiettivo sarà quello di divulgare, attraverso incontri con gli studenti degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado le conoscenze e i nuovi studi sulla pietra lumachella e sulla rocca di Cefalù, promuovere la conoscenza e sensibilizzare sull’importanza della tutela gli studenti con progetti e attività laboratoriali diversificate in base ai livelli di competenza e ai programmi scolastici (scrittura creativa, rilievo grafico e fotografico, visite, esperimenti…). Infine avremo la Promozione/disseminazione con partner Diocesi di Cefalù,Cooperativa Il Segno- Itinerarium Pulchritudinis, Fondazione culturale Mandralisca. Dunque grandi partner, un grande progetto pilota per dare la possibilità di conoscere le Pietre Identitarie. Con questa conoscenza, il cittadino formato, comprenderà ancora di più l’importanza della tutela del patrimonio ambientale e culturale”.
Il progetto prevede l’Istituzione della Giornata della pietra Lumachella. “Organizzeremo un convegno annuale che ne approfondisca tutti gli aspetti – ha concluso Stefania Randazzo – e che metta in relazione studiosi provenienti da altre aree territoriali, nelle quali sono stati condotti studi sulle caratteristiche dei materiali lapidei locali, sul loro utilizzo e sulle tecniche costruttive del passato. Ma avremo anche visite guidate e attività laboratoriali”.
Un grande partenariato. Partner del progetto: Tutte le scuole di ogni ordine e grado di Cefalù, Diocesi di Cefalù, Archivio Storico Diocesano di Cefalù , Cooperativa Il Segno- Itinerarium Pulchritudinis, Università di Palermo Corso di laurea in Architettura , Ordine regionale dei Geologi , Ente Parco delle Madonie Unesco Global Geopark , Fondazione Culturale Mandralisca.
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