Aggressione a docente di sostegno un episodio grave 6738c8f07f023
Cronaca

Castellammare di Stabia, episodio shock a scuola: docente aggredita da trenta genitori per voci diffuse sui social

Castellammare di Stabia, 16 Novembre – Giovedì mattina, nella scuola media Salvati situata a Scanzano, una frazione di Castellammare di Stabia, si è verificato un episodio di violenza inaudita che ha scosso profondamente la comunità scolastica e l’opinione pubblica. Una docente di sostegno è stata brutalmente aggredita da un gruppo di circa trenta genitori che hanno fatto irruzione nell’istituto, scatenando il caos.

Le circostanze dell’aggressione sono legate a voci circolate sui social network, che attribuivano alla docente comportamenti ritenuti inappropriati nei confronti di alcuni alunni. Tali insinuazioni hanno scatenato la furia collettiva del gruppo, sfociata nell’incursione violenta. La gravità dell’episodio è stata ulteriormente sottolineata dalla presenza dei genitori della vittima durante l’attacco: il padre della docente, nel tentativo disperato di difendere la figlia, ha riportato la frattura di un polso. Per la docente stessa, le conseguenze sono state altrettanto serie, con una diagnosi di trauma cranico che ha richiesto cure mediche immediate.

L’episodio ha suscitato la ferma condanna delle autorità locali. Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha espresso la propria preoccupazione dichiarando: “È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti”. Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso, con l’obiettivo di ricostruire i dettagli della vicenda e di individuare i responsabili dell’aggressione.

Questo tragico avvenimento evidenzia ancora una volta le conseguenze pericolose della disinformazione e delle dicerie diffuse sui social media, che possono sfociare in atti di violenza reale. L’intera comunità, scossa e preoccupata, attende con apprensione ulteriori sviluppi e chiede giustizia per la docente aggredita e per il ripristino della serenità nell’ambiente scolastico.

La speranza è che la vicenda porti a una riflessione più ampia sul ruolo dei social network nella diffusione di informazioni potenzialmente lesive e sulle misure necessarie per prevenire il ripetersi di simili tragedie.

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