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Caserta, Sicurezza sul lavoro: spot di Clementino alla Reggia

Record di casi in Lombardia, Campania in zona arancione. Ogni giorno in Italia 10 infortuni mortali sul lavoro e ulteriori 600 decessi dovuti a malattie lavoro-correlate. Le vittime sul lavoro sono aumentate del +4,4% rispetto a luglio del 2022 (430 contro 412). Da nord a sud i numeri sono preoccupanti e la Campania è in zona arancione

Caserta, 28 Ottobre – Sicurezza sul lavoro: il 30 ottobre, a conclusione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, saranno promossi numerosi eventi nazionali, campagne di sensibilizzazione su «Ambienti di lavoro sani e sicuri» articolate in centinaia di iniziative organizzate sul tema (Proiezioni speciali, eventi sui media sociali, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione). A mobilitarsi In Italia è la Federazione dell’Ordine delle 18 professioni Sanitarie Tsrm-Pstrp su proposta progettuale della Commissione d’Albo Nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (Tpall) che – con L’Ordine territoriale di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta e con la relativa Commissione d’Albo interprovinciale – ha coordinato e supportato la realizzazione e presentazione di un video girato nella Reggia di Caserta con Clementino (dal titolo la prevenzione è la soluzione) noto cantante e conduttore televisivo, che si è prestato volentieri come testimonial nel veicolare un messaggio di importanza sociale, con la regia di Luciano Fontana.

Interverranno alla tavola rotonda di presentazione a Caserta Loredana Raia, vicepresidente della Regione, il sindaco di Caserta Carlo Marino, il manager della Asl casertana Amedeo Blasotti, delegati del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del ministero della Salute, dell’Inail. Della Federico II, Confindustra, Ance, Assarmatori, e Anmil oltre ovviamente a delegati dell’Ordine delle professioni sanitarie e della Commissione dei tecnici della prevenzione. Modera Americo Mancini, giornalista Rai.

“Il nostro obiettivo – spiega Maurizio Di Giusto presidente della Commissione D’Albo nazionale – è lanciare un messaggio di sensibilizzazione sociale e istituzionale a lavoratori, cittadini e aziende di tutta Italia affrontando il drammatico nodo delle morti sul lavoro, tema verso il quale il presidente Mattarella ha più volte manifestato sensibilità, puntando l’attenzione sull’importanza che la prevenzione riveste quale strumento di riduzione di un fenomeno che impatta su migliaia di famiglie ogni anno”.

“Il programma è suddiviso in due momenti: la presentazione dello spot, con il contributo di quanti hanno partecipato alla sua realizzazione seguito da una tavola rotonda in cui tutti gli attori coinvolti, attraverso un dialogo diretto in cui ci confronteremo sullo stato dell’arte e sul possibile sviluppo futuro di nuovi strumenti di prevenzione degli incidenti sul lavoro”. – aggiunge Cosimo De Marco, omologo di Di Giusto in seno all’Ordine intreprovinciale di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta – è una iniziativa doverosa e necessaria in un Paese come il nostro in cui nonostante vigano innumerevoli norme ben articolate, purtroppo la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro ha ancora bisogno di essere diffusa, sostenuta e amplificata.

“I dati sugli infortuni mortali in numero assoluto pubblicati dall’INAIL ed elaborati dall’Osservatorio sicurezza su Lavoro e Ambiente di Vega Engineering da gennaio a luglio di quest’anno tracciano un bilancio ancora drammatico – aggiunge Franco Ascolese, presidente dell’Ordine interprovinciale campano Tsrm Pstrp – sono infatti 559 le vittime in Italia e sul lavoro sono aumentate del +4,4% rispetto a luglio del 2022 (430 contro 412). Da nord a sud i numeri sono preoccupanti e la Campania è in zona arancione con un incidenza media nazionale tra 1 e 1.25”.

La regione con il maggior numero di vittime sul lavoro è la Lombardia (74) seguono Veneto (40), Lazio (36), Campania e Piemonte (33), Emilia Romagna (31), Puglia (29), Sicilia (26), Toscana (21), Abruzzo (16), Marche (14), Umbria e Calabria (13), Friuli Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige e Liguria (11), Sardegna (10), Basilicata (5) e Valle d’Aosta e Molise (1).

“Purtroppo – aggiunge De Marco – Ogni giorno si registrano circa dieci infortuni mortali sul lavoro e ulteriori 600 decessi dovuti a malattie lavoro-correlate. Questo bilancio fa riflettere e ci ricorda che c’è ancora molto da fare poiché tutti meritano di lavorare in un ambiente che dia priorità alla loro sicurezza, salute e benessere”.

Prevenzione trascurata, formazione insufficiente, sottovalutazione del rischio gli elementi che incidono su un fenomeno dietro al quale si celano vite spezzate, famiglie distrutte, bambini resi orfani. “Morti evitabili – conclude Di Giusto – se ci fosse la formazione e la prevenzione a cui molte aziende si sottraggono che spesso i lavoratori non pretendono sottovalutandone l’importanza mentre pene e sanzioni sono spesso inefficaci come dimostrano studi e analisi condotti in tutta Europa e i controlli si rivelano utili solo se riescono a incidere sulla propensione delle aziende a diventare consapevoli dell’importanza della prevenzione come investimento sul personale come risorsa insostituibile nella produzione. Un rimedio?”.

Il motto della Commissione d’Albo Tpall dell’Ordine interprovinciale campano Tsrm Pstrp di Na-Av-Bn-Ce è: “ribaltiamo l’approccio tradizionale, basato soprattutto sulla vigilanza e sulle sanzioni, per concentrarci maggiormente sulla prevenzione, sull’informazione e sulla diffusione delle buone pratiche fra le imprese e fra i lavoratori. Fondamentale, in quest’ottica, è la collaborazione con le associazioni di categoria, i sindacati e le istituzioni e l’individuazione di alcune aziende target presso le quali avviare la formazione-informazione sulle buone pratiche da adottare”. Si tratta insomma di portare avanti la cultura della salute e sicurezza spostando gradualmente, il baricentro dalla logica dell’inasprimento delle sanzioni alle strategie di adozione di veri piani di prevenzione che prevedano il coinvolgimento multidisciplinare di profili professionali con competenze in materie: tecniche, sanitarie, mediche e giuridiche in attività di counselingnelle aziende.

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