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Campania, Malsecco: in Costiera Amalfitana si intensifica la lotta al fungo dei limoni

Napoli, 31 Luglio – Con la diffusione delle linee guida per il contenimento dell’infezione, si intensifica la lotta degli agricoltori della Regione Campania al Malsecco degli agrumi. L’antico male, che affligge i limoneti della costiera amalfitana e non solo, deve essere combattuto attraverso una serie di procedure elaborate nei giorni scorsi con l’avallo dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
Delle linee guida se ne parla anche in un incontro a Maiori, con il direttore di Coldiretti Salerno Vincenzo Tropiano e il Presidente del Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi igp Angelo Amato ne parlano con il presidente della conferenza sindaci Costa d’Amalfi Fortunato Della Monica primo cittadino di Cetara, Giuseppe Capriolo dirigente Crea Campania. Carlo De Riso, presidente op Costieragrumi, Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania. Le conclusioni del sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura Luigi D’Eramo.
Parole di solidarietà sono arrivate dai numerosi sindaci presenti che hanno mostrato il loro senso di unione e coesione, oltre a sollevare diverse problematiche. Presenti i primi cittadini di Minori Andrea Reale, di Ravello Paolo Vuilleumier, di Atrani Michele Siravo, di Tramonti Domenico Amatruda, di Scala Ivana Bottone. Mentre Chiara Gambardella è in rappresentanza del sindaco di Maiori.
Fra le pratiche principali da eseguire nel limoneto c’è sicuramente quella dell’impianto frangivento che, fra le altre cose, evita la dispersione del fungo alle piante contigue. “Ci sono alcune lavorazioni di uso comune che devono essere ridotte al minimo. A cominciare dalle lavorazioni del suolo, utili per limitare i danni all’apparato radicale. La potatura deve avvenire a temperature superiori ai 25° e con strumenti sanificati. Facendo seguire a questa fase quella della disinfettazione con prodotti fitosanitari a base di rame” spiega il direttore di Coldiretti Salerno Vincenzo Tropiano. Presente anche l’onorevole Aurelio Tommasetti.
Fra le principali direttive occorre sottolineare che sulle piante malate occorre tagliare le porzioni legnose fino a 20 cm sotto i sintomi evidenti, applicando applicazioni specifiche di prodotti fitosanitari per la copertura dei tagli. Avendo cura di aggiungere prodotti che consentono la maggiore persistenza della sostanza attiva sulla corte d’infezione. Di fondamentale importanza è l’asportazione completa e attenta di tutto il materiale vegetale al fine di ridurre la sorgente d’inoculo del patogeno.
La gestione dei residui risulta un punto molto importante per ridurre la dispersione dell’inoculo del patogeno. Nei periodi in cui la bruciatura non è consentita, si consiglia di trasportare i residui di potatura prodotti in un luogo compatibilmente lontano dal limoneto, depositati su di un telo di materiale plastico e coperti con accuratezza con un film plastico trasparente (meglio se con elevate proprietà termiche), in attesa di poter effettuare la bruciatura dei residui.
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