Napoli, 20 Novembre – “Hanno istituito la zona rossa, ma a parte qualche chiusura di negozi, qualcuno in Italia può dire seriamente che qui abbiamo la zona rossa? Diciamo che in Campania abbiamo istituito la zona rosé, fiorin fiorello, l’amore è bello vicino a te”. Così il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che nella sua diretta Facebook sottolinea che la curva dei contagi “discende, ma il Governo non c’entra, è merito delle misure prese da noi nelle scorse settimane”.
Tornando sulle polemiche dei giorni scorsi, quando la Campania era in zona gialla, il governatore evidenzia che, “dopo che siamo diventati zona rossa, tutti si sono rasserenati, è tornato l’azzurro nel cielo, i venti si sono placati, come per miracolo. C’è ancora qualche giapponese perduto nelle foreste, ma il grosso delle persone è soddisfatto”.
De Luca invita i cittadini campani a non rilassarsi nel periodo natalizio, altrimenti “a gennaio avremo un’ondata nuova di contagi e una fiammata di decessi per Covid”. Proprio perché considera la zona rossa “virtuale”, chiede maggiore “responsabilità e attenzione”, ribadendo che la Regione porterà avanti la linea del “massimo rigore”, al di là delle “zone rosse, tricolori e pippe varie”.
“Usciremo dall’epidemia prima e meglio degli altri”. Si dice certo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nella diretta Facebook del venerdì rimarca il lavoro svolto finora, parlando di “triplo miracolo” e ricordando l’uscita dal commissariamento della sanità, l’approvazione del piano ospedaliero e il salto in avanti nella griglia dei Lea.
Il governatore sottolinea che questo “miracolo” e’ “testimoniato dai dati”, tra cui quelli sui decessi e sulle terapie intensive, che vede la Campania con “un tasso di occupazione del 29%. Abbiamo 194 ricoveri su 656 posti disponibili e un tasso di occupazione per ricoveri ordinari del 48%”, prosegue.
Riconosce che c’è stato, in queste settimane, un “appesantimento nei pronto soccorso”, ma ribadisce che, da questo punto di vista, l’esercito è inutile. “Ricordate l’ospedale militare non chiesto da nessuno? Serviva solo a drammatizzare la situazione – spiega – L’esercito potrebbe dare le tende? Doppia idiozia: abbiamo quelle della Protezione civile regionale, ma c’è bisogno del personale da mettere nelle tende”.
A tal proposito fa notare che, al bando per reclutare 450 medici da destinare alla gestione dell’emergenza Covid in Campania, “hanno risposto in 157. E’ un bel passo in avanti che facciamo”, assicura. De Luca critica invece lo spot mandato in onda per pubblicizzare il bando. “Sembrava lo spot di Emergency o di Save the children – dice – è stato fatto per pubblicizzare il bando, ma è stato sgradevole. Ha finito per drammatizzare una situazione normale e ben conosciuta da mesi”.
Riaprire scuola il 24? Probabile che non sarà così La riapertura delle scuole dell’infanzia e delle classi di prima elementare il 24 novembre “era una previsione, ma noi non apriremo nulla se non avremo la sicurezza dal punto di vista epidemiologico. Quindi, non anticipo nulla, ma è possibile, forse probabile che non si apra quando abbiamo previsto di aprire”, ha detto ancora De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì. “Abbiamo approvato un’ordinanza che prevede la possibilità di riapertura degli asili e delle prime elementari il 24, ma abbiamo subordinato questa eventuale apertura a un accertamento epidemiologico. In questo momento abbiamo un’ondata di richieste per non aprire, i genitori sono sinceramente preoccupati”, ha spiegato il governatore. “Abbiamo scelto una linea di rigore e di tutela della vita dei bambini, delle loro famiglie, dei loro compagni di scuola, manterremo una linea di rigore – ha concluso De Luca – non riapriremo nulla se non abbiamo certezze dal punto di vista sanitario”.
Il Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità facciano chiarezza sull’attendibilità del tampone rapido sperimentato nel Veneto. E’ quanto chiede il governatore campano Vincenzo De Luca.”In questo periodo – ha detto De Luca nel corso dell’appuntamento social del venerdì – ci capita di assistere a delle iniziative che ci lasciano sconcertati. Nel Veneto, mi è capitato di vedere l’iniziativa di un collega e amico che ha pubblicizzato l’esistenza di un tampone rapido col quale verificare se si è positivi o meno in tre minuti. Ho visto la dimostrazione che ha fatto il collega Zaia, ci avviciniamo al Natale e quindi devo essere buono. Questa è un’altra delle cose che non si spiegano: la validità dei tamponi la deve fissare l’Istituto superiore della Sanità e il Ministero della Salute. Mi domando: esistono tamponi affidabili che nel giro di un minuto e mezzo ti dicono se sei positivo o negativo sì o no? Visto che i tamponi li distribuisce la Protezione Civile Arcuri, fateci capire. Ci sono o no? Perché se ci sono avete il dovere di affidarli alle regioni. Se invece non ci sono, o non sono affidabili né certificati, avete come Ministero della Salute il dovere di chiarire che non esistono i tamponi cosiddetti rapidi a risultato cronometrico”, ha detto il governatore della Campania.
“Poi – ha proseguito De Luca con ironia – per quello che mi riguarda suggerisco di non seguire l’esempio del mio collega e amico del Veneto perché se ti infili il tampone nelle narici rischi di perforarti la membrana. Sono cose delicate, da fare in maniera seria e non in maniera dilettantistica. Quindi – ha concluso De Luca – chiariamo ed evitiamo annunci a sorpresa, su queste cose sono il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità a dover parlare chiaro e per tempo”.
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