Politica

Campania, Carceri: con Covid popolazione ridotta di 10mila unità secondo il Dap. Borrelli: “Il risultato è l’aumento dei crimini, battaglie per più carceri e sicurezza vanno nel dimenticatoio”

Battaglia per la realizzazione del carcere di Nola finanziato e mai realizzato

 

Napoli, 28 Novembre – Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, i detenuti negli istituti di pena italiani sono 53.557. Fino a febbraio 2020, ovvero prima dello ‘scoppio’ della pandemia da covid, la popolazione carceraria, in costante crescita fino a quel momento, contava un numero di oltre 61 mila unità.

“I dati i dicono che durante la pandemia il numero dei detenuti è nettamente calato. I numeri, però, vanno oltre che letti, interpretati. Ciò che è evidente è che il covid sia stato utilizzato come scusante per dare la libertà a dei criminali, le vicende delle scarcerazioni di boss di mafia e camorra che noi abbiamo aspramente combattuto, unite alle tante proteste all’interno delle carceri tramutatesi in assalti e distruzioni, lo dimostrano.

I risultati di queste scelte oggi le si pagano, sono aumentati i crimini, sono in aumento costante i morti ammazzati, sono in crescita esponenziale i fenomeni legati alla micro-criminalità. Questi i risultati della mobilitazione costante, favoreggiata anche da quell’area grigia della città e dalle battaglie per far uscire i criminali dalle celle, dove dovrebbero stare per garantirci più sicurezza”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. 

“In Campania dobbiamo fare i conti con il sovraffollamento. Poggioreale ad esempio è una polveriera. Mancano agenti, educatori e psicologi. Ma la situazione non è di certo liberarli. Se le scelte delle scarcerazioni derivano da motivi della sovrappopolazione carceraria, la soluzione non può che arrivare dalle costruzioni di nuovi istituti penitenziari. Le battaglie di una parte della politica e della società per far uscire i criminali dal carcere hanno sempre effetto e seguaci. Quelle invece a favore degli innocenti e delle vittime per avere più carceri e pene severe restano spesso inascoltate.

Una società che si occupa solo dei diritti dei criminali e che si mobilita per farli uscire di galera, invece di garantire la sicurezza ai cittadini, è una società destinata a fallire. Da tempo è stato previsto il nuovo carcere di Nola la cui area per la costruzione è stata individuata già da tre anni in località Boscofangone ma i lavori per la realizzazione ancora non hanno avuto inizio. Cosa si sta aspettando?”.

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