La consigliera regionale Muscarà e i senatori Vaccaro e Presutto incontrano i tecnici dell’ente
Napoli, 14 Febbraio – “Scarsa attendibilità dei dati sulla concentrazione di polveri sottili nell’aria che respiriamo, ritardi nell’aggiornamento dei risultati dei controlli ambientali, mesi nei quali non viene effettuato il monitoraggio su intere aree della regione, compresi comuni del perimetro della Terra dei Fuochi. Nel 2018 i controlli sono stati realizzati su appena 2 impianti su 69 in un anno intero. Dopo sei anni di commissariamento Arpac, le criticità restano le stesse che hanno prodotto la decisione di togliere la gestione ordinaria dell’ente dalle mani della Regione Campania”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che questa mattina, con i senatori M5S Sergio Vaccaro e Vincenzo Presutto, ha incontrato un funzionario dell’agenzia regionale per l’ambiente. “Le centraline in aree a elevata criticità, come Acerra, hanno quasi vent’anni di vita – sottolinea Muscarà – e non sono idonei a monitorare i livelli di Pm10 e Pm2,5, né polveri più sottili e neppure viene effettuata la speciazione dei dati. Per le centraline presenti nei principali Stir della regione i dati sono non validabili al 50% e il loro aggiornamento è fermo a un mese fa. Al cospetto di un tale disastro, l’unica misura messa in campo di recente è l’incremento di 40 unità di personale amministrativo, che già gode della presenza di 80 amministrativi di Arpac Multiservizi, a fronte di una assoluta carenza di organico nel comparto tecnico”.
“Da tempo – dichiara il senatore Vaccaro – chiediamo di incontrare il commissario Arpac per affrontare la grave situazione di emergenza ambientale del territorio di Volla, dove ogni anno registriamo oltre 70 sforamenti dei limiti di polveri sottili. Ci hanno fatto parlare con un tecnico, che ci si è limitato illustrarci una situazione di assoluta criticità dell’ente a noi ben nota. Sei anni di commissariamento non sono bastati a rendere efficiente un ente fondamentale per mettere in campo misure importanti per la salute dei cittadini della Campania.
Non basta monitorare la qualità dell’aria né limitarsi ai controlli, pessimi, degli impianti. Se c’è un effetto, serve conoscere la causa, così da informare i Comuni e definire le misure da mettere in campo per arginare il fenomeno. Non ci fermiamo – promettono gli esponenti M5S – e continueremo a portare avanti la nostra battaglia per garantire il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini della Campania”.
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