Politica

Bruxelles, Emigrazione giovanile. Pedicini (MET): “I ragazzi del Sud la nostra forza per invertire tendenza”

L’europarlamentare alla convention con delegazioni di giovani provenienti dal Mezzogiorno d’Italia: “L’Europa offre opportunità e strumenti che le nuove generazioni devono pretendere dal loro Paese”

Bruxelles, 25 Ottobre – “L’Europa offre alle nuove generazioni delle grandi opportunità, attraverso gli strumenti forniti dalle politiche di Coesione sociale. Il Next Generation Eu è uno di questi e mira a ridurre diseguaglianze territoriali, generazionali e di genere. Grazie a questi strumenti possiamo finalmente appianare le disequità ataviche tra il Nord e il Sud del Paese e mettere fine alla fuga dei giovani dal Mezzogiorno d’Italia. Le nuove generazioni devono sapere che ci sono queste opportunità e le devono pretendere dalle istituzioni nazionali che ne dispongono l’erogazione”.

Così l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, nell’aprire la convention, da lui organizzata, dal titolo “Should I stay or should I go? Quale futuro per i giovani del Meridione d’Europa?”, tenutasi nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Ai lavori hanno preso parte Pino Aprile, giornalista e scrittore, nonché fondatore del Movimento Equità Territoriale; Valentina Servera Clavell, presidente dei Giovani EFA; Elisa Chieregato e Paolo Rizzo, direzione generale Direzione Generale Lavoro Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea. Al convegno sono intervenuti oltre 70 tra studenti e giovani referenti del mondo delle associazioni e delle imprese, provenienti da ogni regione del Mezzogiorno d’Italia.

“Abbiamo voluto che i protagonisti fossero proprio i giovani del Sud – ha dichiarato Pedicini – Ragazze e ragazzi provenienti da ogni regione del Sud che studiano, lavorano, si formano e mettono ogni giorno in campo grandi idee per rilanciare e valorizzare la loro terra. Una generazione che con coraggio e impegno ha intenzione di dimostrare che è arrivato il momento di invertire una tendenza”.

“L’emigrazione massiva dei giovani dal Mezzogiorno d’Italia – ha sottolineato Pino Aprile – è frutto di quella stortura chiamata questione meridionale. Un divario infrastrutturale e sociale fra due aree dello stesso Paese a sostegno di un’economia razzista e squilibrata, che può essere corretta soltanto con l’impegno politico del Paese che ha creato tutto questo. Le tante iniziative in atto, che vedono protagonisti soprattutto le nuove generazioni, devono mirare a questo”.

“L’importanza dei giovani per lo sviluppo dell’Europa non può essere ignorata. La nostra energia, le nostre idee e il nostro impegno nel creare cambiamenti positivi sono le forze trainanti del progresso nel nostro continente. Per sfruttare appieno questo potenziale, dobbiamo incoraggiare e sostenere il loro coinvolgimento attivo in politica. In questo modo, diamo loro la possibilità di plasmare un futuro più prospero, equo e sostenibile per tutti. I giovani europei non sono i leader di domani, sono i leader di oggi”. Ha dichiarato la presidente di Efa Giovani Valentina Servera Clavell.

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