Brusciano, 12 Dicembre – A Brusciano, per la Festa dell’Immacolata Concezione, il cui dogma nella Chiesa Cattolica venne proclamato, con la Bolla “Ineffabilis Deus”, l’8 dicembre 1854 da Papa Pio XI, nella serata di domenica scorsa nella Chiesa S. Maria delle Grazie il Parroco, Don Salvatore Purcaro, ha letto il testo integrale della “Lettera apostolica” di Papa Francesco «Admirabile signum» sul significato e il valore del presepe per guidare poi, insieme al Sindaco, Avv. Giuseppe Montanile la fiaccolata diretta alla Chiesa San Sebastiano Martire per la celebrazione eucaristica. Il Primo Cittadino ha affermato: “Stasera su Brusciano è scesa la magia del Natale! Abbiamo illuminato il cielo con le luci dell’immenso albero di Natale in Piazza XI Settembre e del presepe a grandezza naturale. Così abbiamo inaugurato queste festività natalizie. Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e ringrazio il Parroco Salvatore Purcaro per la sinergia che si è creata per l’organizzazione del Natale Bruscianese”. Alcuni momenti dell’evento religioso sono stati ripresi dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo, per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, raccolti e postati all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=ELcleprn2-4 .
L’illuminante e calorosa condivisione di questo messaggio apostolico firmato da Papa Francesco a Greccio il 1° dicembre 2019, in occasione della sua visita al luogo dove San Francesco realizzò il primo presepe della storia, nel 1223: «Il 25 dicembre giunsero a Greccio molti frati da varie parti e arrivarono anche uomini e donne dai casolari della zona, portando fiori e fiaccole per illuminare quella santa notte. Arrivato Francesco, trovò la greppia con il fieno, il bue e l’asinello. La gente accorsa manifestò una gioia indicibile, mai assaporata prima, davanti alla scena del Natale. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia, celebrò solennemente l’Eucaristia, mostrando il legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. In quella circostanza, a Greccio, non c’erano statuine: il presepe fu realizzato e vissuto da quanti erano presenti». Con la sua Lettera il Papa ha inteso «sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze.». E così anche da parte della Comunità di Brusciano tale consuetudine è stata rispettata. La “Lettera apostolica”, è stata letta interamente da Don Salvatore Purcaro, dall’inizio: «Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui». Fino alla conclusione: «Cari fratelli e sorelle, il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. E a sentire che in questo sta la felicità. Alla scuola di San Francesco, apriamo il cuore a questa grazia semplice, lasciamo che dallo stupore nasca una preghiera umile: il nostro “grazie” a Dio che ha voluto condividere con noi tutto per non lasciarci mai soli».
Il sociologo Antonio Castaldo partecipando all’evento religioso ha osservato che «In questa circostanza, a livello universale, due uomini illuminano il nostro cammino: Giovanni di Pietro di Bernardone (Assisi 1181-1226) divenuto Francesco d’Assisi, fondatore dell’Ordine Francescano e Jorge Mario Bergoglio, Gesuita, (Buenos Aires 1936) divenuto 266° Papa della Chiesa Cattolica con il nome di Francesco, il primo a chiamarsi come il Frate d’Assisi. Nella stessa circostanza, a livello locale, due uomini sono impegnati a rafforzare la coesione religiosa e civile di Brusciano: il Parroco Don Salvatore Purcaro, nella sua funzione di carattere sacramentale, quale pastore e guida della Comunità interparrocchiale; il Sindaco, Avv. Giuseppe Montanile, nella sua funzione di carattere elettiva, Legge 81/93, a capo dell’Amministrazione Comunale ed Ufficiale di Governo. Entrambi, Parroco e Sindaco operano per il benessere spirituale e materiale di questo pascoliano “piccoletto grande presepe” che è Brusciano».
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