Brusciano, 18 Maggio – Da rione 219, a rione Giuseppe Impastato, detto Peppino. Il quartiere della ricostruzione post-terremoto non sarà più distinto con quel numero a tre cifre, avrà una dignità. Dopo la delibera di giunta arriva la cerimonia ufficiale. E’ stata scoperchiata ieri mattina la targa con il nome dell’attivista antimafia Peppino Impastato, figlio di una mafioso legato a Cosa Nostra, combatteva la criminalità da dentro con la sua radio Aut.
A mostrare la targa del neo rione Peppino Impastato sono stati il sindaco Giacomo Romano e Alessandro Cavaliere, artista e scrittore, cresciuto in questi quartieri anonimi con la speranza di vedere trionfare la legalità contro spaccio e camorra. E la vedi la speranza…senti la voce di una signora di mezza età che proprio davanti a quei palazzoni che svettano, spiega ad un gruppetto di persone, in chiara lingua dialettale: ”Non ci chiameremo più 219, ma Peppino Impastato”.
E sono in tanti a chiedersi chi è Peppino Impastato? Finora gli unici concetti conosciuti erano stese, piazza di spaccio e camorra. Ma la camorra non rende forti, non rende liberi. C’è un signore poi che denuncia all’assessore alla legalità Monica Cito i comportamenti scorretti circa lo sversamento dell’immondizia e la presenza di un motorino abbandonato da tempo. Dice che vorrebbe camminare nei giardinetti del rione con i propri nipotini. Ha paura però di esporsi, teme ritorsioni. Qui la criminalità finora non ha esitato a sparare. Discutono di azioni culturali efficaci anche i dirigenti scolastici Antonio Gaita e Maria Marino.
Per le associazioni è intervenuta Chiara Sena della casa di Pat, Maria D’Amore con i suoi ragazzi per Sa.Ma. Gianluca Castaldo e Alessandro Cavaliere per Mithril Art. C’erano i carabinieri, i vigili urbani e tanta voglia di cambiare rotta. Il sindaco Giacomo Romano ringrazia tutti coloro che hanno sollecitato per questo evento. “Oggi è una giornata importante, si dà un segnale chiaro di legalità in questo rione. Le cose da fare sono tante, per il passato sono arrivati tanti fondi in questo quartiere, che dovrebbe brillare ed essere il fiore all’occhiello e invece restano tante emergenze”.
L’assessore alla legalità Monica Cito sottolinea l’importanza dell’evento: ”Ci sono voluti dieci anni per questa intitolazione. Chi ci ha preceduto non vi ha dato corso. Noi oggi siamo qui per eliminare questo numero. Da oggi abitate nel rione Peppino Impastato, non nella 219. Avete diritto alla dignità. Non poteva rappresentarvi un numero”. La speranza arriva, ora tocca a tutti farla crescere e fare germogliare tanti fiori di legalità che possano fare da cassa di risonanza. Si tratta di un progetto che viene lontano.
Lo spiega Alessandro Cavaliere: ”L’associazione Mithril Art odv è dal 2014 che porta avanti la battaglia per dare un nome al Rione. Ringrazio questa amministrazione che negli ultimi due anni è stata lungimirante. La giornata di oggi segna anche l’inizio di un nuovo progetto culturale che viene dà lontano e vedrà Mithril Art Odv impegnata nelle scuole e sul territorio per far conoscere la figura di Peppino, sperando di arrivare anche alla creazione di un murale a stretto giro. La legalità si vince con l’unità d’intenti e qui c’è”. Domani 19 Maggio il percorso antimafia si concluderà con il convegno “Sui sentieri della legalità”.
In campo ci saranno autorevoli esponenti della Magistratura e delle istituzioni. L’incontro è alle 11, alla scuola media De Filippo-Dee Ruggiero in via Vittorio Veneto a Brusciano. Interverranno Carmela Rescigno, presidente della commissione anticamorra e beni confiscati della Regione, Giuseppe Centomani, dirigente centro giustizia minorile Campania, il maggiore dei carabinieri Pietro Barrel, della compagnia di Castello di Cisterna, Giuseppina Jossa, presidente Rotary Club Adrianea Marigliano, Alessandro Cavaliere, presidente MIthril art. Ci saranno anche il sindaco Giacomo Romano e l’assessore Monica Cito. A moderare l’incontro sarà il giornalista Nello Fontanella.
Anita Capasso
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