Avella, 6 Agosto – Riflettori accesi nella splendida cornice dell’anfiteatro Romano di Avella dove il consigliere regionale uscente Enzo Alaia accoglie l’ex premier, oggi leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
Molti gli esponenti politici presenti, dal Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità Elena Bonetti ai deputati Ettore Rosati, Migliore e Vincenzo Carbone. Molti altri sono stati infine gli argomenti toccati da Matteo Renzi che ha presentato il suo ultimo libro: “La Mossa del Cavallo, come ricominciare insieme”.
Il cavallo, nel gioco degli scacchi, è un pezzo particolare poiché ha un movimento diverso dagli altri che gli consente di saltare gli altri pezzi, compresi quelli dell’avversario. Nel libro si può trovare questo e altro e, tra le pagine de ‘La mossa del cavallo’, scorrono proposte per il futuro che mettono sì la politica al centro ma contornata di misure economiche pensate per uscire dalla crisi, rivolte a persone, attività e imprese ponendo al centro in molte occasioni la collaborazione con i più giovani.
La copertina del volume in ogni caso, spiega Renzi dice molto del contenuto: su sfondo nero si staglia il bianco del marmo della statua di Gian Lorenzo Bernini che rappresenta Enea, l’eroe che vuole salvare il padre Anchise, ovvero la generazione precedente. In basso però è presente anche il figlio, Ascanio, che raffigura la generazione dei ragazzi, quelli che un giorno pagheranno di più per questa crisi.
Una crisi portata a galla dalle conseguenze del Covid-19, dalla quale è necessaria una ripartenza, come si evince dalle parole di Renzi. Molti altri sono stati infine gli argomenti toccati dal leader di Italia Viva. ”Ora dobbiamo concentrarci sui fatti – ha detto Renzi – e metterci a lavoro per dare occupazione e puntare tutto sul lavoro perché la situazione inizia ad essere drammatica. In concreto dobbiamo partire dallo sblocco dei cantieri nel breve periodo e poi pensare ad un piano per le famiglie nel lungo termine. La priorità è dare occupazione e su questo dobbiamo ripartire anche in Campania”.
L’ex Presidente del Consiglio ha poi parlato anche di scuola ed ha spiegato: “Costi quel che costi il 14 settembre si torna a scuola. Non possiamo più permetterci che i nostri bambini restino a casa per altro tempo. Lo dobbiamo al loro futuro, mi spaventa che si possa essere affascinati dalla didattica a distanza e che essa possa essere considerata, al di là dell’emergenza, come una modalità, non dico ordinaria, ma comunque sostenibile nel medio-lungo periodo. Non si può pensare che ai giovani venga a mancare un luogo vissuto come proprio, dove mettersi in relazione con gli altri, dove scoprire con gli altri le proprie attitudini”.
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“Quando insegno e quando scrivo seguo sempre le parole che ci ha tramandato il filosofo Abelardo e che mi serviranno anche domani: “La persuasione ha bisogno di catturare gli animi con discorsi ornati, ma all’insegnante si addice la chiarezza. Laddove manchi la ricchezza dei contenuti abbondano le parole. Solo chi ha una logica d’azione resta se stesso, fermo come il sole”.