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Ammortizzatori perfetti per guidare in sicurezza

Guidare in sicurezza è fondamentale oltre che importante. Non sempre il manto stradale o la conformazione dei percorsi rende agevole una guida sicura, per poter essere sempre certi di ciò che si fa è bene ricordare che bisogna avere un’ottima manutenzione della propria vettura. 

Conoscere gli ammortizzatori

Si tratta di un pezzo importante per la vettura tanto è vero che bisognerebbe persino conoscere il montaggio degli ammortizzatori per essere certi che sia tutto perfetto anche quando si fanno piccole manutenzioni.  Con gli ammortizzatori bisogna stare molto attenti infatti si tratta di pezzi interni e molto delicati ma è dal loro perfetto funzionamento che si misura la sicurezza di una vettura su strada. Lo sapevate?

In genere quando si cambiano gli ammortizzatori si cambiano tutti assieme: risparmiare sulla sicurezza non è una buona trovata. Essi è vero, si usurano in modo differente ma vanno sempre cambiati contemporaneamente per lasciare la vettura con un ottimo equilibrio, equilibrio che si dimostrerà fondamentale su strada.

La manutenzione di entrambi gli ammortizzatori è sempre quella giusta: di rado si pensa ad avere cura solo di uno, questo in genere accade a seguito di un incidente che crea problemi ad un solo lato della vettura.

Cambiare gli ammortizzatori

In questo periodo risparmiare fa sempre bene ma se non si è davvero bravi con la manutenzione addentrarsi al cambio degli ammortizzatori è qualcosa di difficile e complicato. E’ sempre ottimo rivolgersi ad un’officina e se si ha un certo rapporto di fiducia con il meccanico, vi potrà persino consigliare dove acquistare i pezzi che vi occorrono.

Gli ammortizzatori del telaio sono conosciuti anche come smorzatori di vibrazioni. Il loro compito è di smorzare le vibrazioni tra il telaio del veicolo e le ruote, vibrazioni che sorgono a causa della deformazione elastica. In questo modo, gli ammortizzatori aumentano il comfort di guida e la sicurezza di marcia.

Sono montati tra il telaio e la sospensione della ruota. Poiché la frequenza con cui vibrano le ruote è più alta rispetto a quella della sospensione, un buon ammortizzatore dovrebbe essere efficiente in entrambe le fasi. Oggigiorno, nelle autovetture di produzione di massa vengono utilizzati quasi esclusivamente gli ammortizzatori idraulici. Qui, il lavoro viene eseguito da un pistone progettato come una biella dentro un cilindro (tubo), che costringe il fluido dell’ammortizzatore di uscire attraverso un piccolo foro o una valvola a farfalla.

Il lavoro dell’ammortizzatore presuppone due fasi: estensione e compressione. Nella fase di estensione (ritorno), la ruota si muove verso il basso e l’ammortizzatore è esteso telescopicamente (motivo per cui viene chiamato anche telescopico).

Con la compressione invece, la ruota si muove in alto e l’ammortizzatore viene spinto insieme ad essa.

L’adattamento del veicolo a entrambi i tipi di movimento è possibile solo attraverso il cambiamento della resistenza nel passaggio del flusso d’olio. Così, durante questo processo, l’energia cinetica viene convertita in energia termica. Nel segmento delle auto sportive vengono spesso utilizzati gli ammortizzatori a gas. Qui, oltre all’olio, viene introdotto anche l’azoto compresso per evitare la formazione di schiuma d’olio sotto carichi estremi che, in caso contrario, diminuirebbe l’effetto di smorzamento. Nei motocicli viene solitamente utilizzato questo tipo di ammortizzatore.

“Informazioni fornite dal sito Topautoricambi