Napoli, 14 Maggio – Il solitario, classico gioco di carte che ha resistito indenne al passare del tempo, adattandosi alle nuove esigenze dei giocatori e trovando ampio successo anche sulle piattaforme online, è in realtà molto più di un semplice passatempo e si configura come una vera e propria istituzione nel mondo dei giochi digitali, ricco di storie affascinanti e curiosità divertenti. Scopriamo insieme alcuni degli aneddoti più interessanti legati a questo gioco senza tempo che ha tenuto compagnia a milioni di persone in tutto il mondo.
Come è nato il solitario? Tutto ebbe inizio nel lontano 1988, quando un giovane stagista di nome Wes Cherry, annoiato dalla monotonia del suo lavoro, decise di mettere alla prova le sue abilità di programmazione. Così nacque il Solitario, non tanto come un capolavoro pianificato, ma come semplice esercizio per passare il tempo. Cherry non avrebbe mai immaginato che la sua creazione sarebbe diventata un’icona del mondo digitale, amata da milioni di persone in tutto il globo.
In un periodo in cui l’uso del mouse non era ancora così diffuso, il Solitario assunse un ruolo inaspettato: quello di insegnare agli utenti le basi dell’interazione con questo dispositivo. Il gioco, infatti, richiedeva una certa destrezza nel cliccare e trascinare le carte, diventando così un’allegra palestra per principianti nell’uso del mouse. Un modo geniale per combinare l’utile al dilettevole, insomma.
Ma il Solitario non sarebbe stato lo stesso senza l’estro creativo di Susan Kare, incaricata di progettare l’aspetto delle carte. La combinazione del suo design accattivante con la semplicità del gioco lo ha reso immediatamente popolare tra gli utenti di Windows, tanto che nel 1990 fu incluso nella versione 3.0 del sistema operativo, grazie al via libera di nientemeno che Bill Gates.
Il Solitario ha persino fatto una comparsa memorabile sul set di una delle serie televisive più amate di sempre, “The Office“. Gli attori, durante le pause tra le riprese, spesso aprono il Solitario sullo schermo del computer per dilettarsi con qualche partita. Una piccola aggiunta di realismo che ha reso ancora più familiare questo gioco iconico.
Per un gioco così radicato nella cultura non poteva non essere istituita anche una giornata dedicata: il 22 maggio di ogni anno, i fan di questo intramontabile passatempo si riuniscono per celebrare la sua longevità e il suo impatto nella cultura popolare. Un’occasione per ricordare le ore trascorse a combattere contro il mazzo di carte e per riconoscere il genio creativo di Wes Cherry.
Il solitario, insomma, è molto più di un semplice gioco di carte su un computer. È un’icona culturale che ha saputo resistere alle mode e ai cambiamenti tecnologici, portando gioia e divertimento a milioni di persone in tutto il mondo. La sua storia ci insegna che anche le creazioni nate per puro divertimento possono avere un impatto duraturo e significativo sulla nostra cultura e sulla nostra vita quotidiana.
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