Cultura

A Palma Campania una mostra e un libro per ricordare il Sommo Poeta [Video]

Palma Campania, 18 Ottobre – Ha riscosso un grande successo e sarà prorogata fino a martedì 19 ottobre la mostra dedicata ai 700 anni dalla morte di Dante allestita presso il teatro comunale di Palma Campania. L’evento, organizzato dall’Assessorato alla cultura retto dalla prof.ssa Elvira Franzese, si basa sull’idea di esporre i volumi e gli oggetti a stampa della vasta raccolta del prof. Pasquale Gerardo Santella, che fin dagli anni Sessanta, appassionato lettore prima e profondo conoscitore dell’opera dantesca poi, colleziona esemplari di ogni sorta e illustrazioni della Divina Commedia, in qualunque forma e formato.

La Commedia di Dante Alighieri è un’opera che come poche altre e più di tante altre è entrata nelle case dei lettori non solo grazie ai libri, ma anche attraverso l’editoria e i media, con periodici per famiglie e pubblicità di prodotto alimentari. Nonostante la complessità della struttura e dello stile, i versi della Commedia sono familiari tanto a eruditi e studiosi quanto a coloro che li hanno studiati a scuola, passando per coloro che pur senza istruzione, hanno avuto modo di conoscere e memorizzare le terzine più famose.

A sette secoli dalla morte di Dante Alighieri dunque sarebbe stato un vero peccato non rendere omaggio a un’icona della cultura e per questo l’amministrazione comunale di Palma Campania ha fortemente voluto ricordare il Sommo poeta con una serie di eventi realizzati in collaborazione con il prof. Santella. Il primo è stato realizzato in occasione del Dantedì con la videolezione dal titolo “La Commedia illustrata dal 1300 ad oggi”, tenutasi presso la Biblioteca comunale Luigi Michele Coppola e poi diffusa mediante canali social. L’appuntamento, svoltosi a porte chiuse e senza pubblico (ancora non erano consentite manifestazioni che aggregassero molte persone), è stato preludio della mostra ed è ancora disponibile online.

Il secondo appuntamento, la mostra, inaugurata a distanza di alcuni mesi, è stato live, finalmente in presenza e con il pubblico. Un evento speciale anche per questo, come hanno sottolineato l’assessore alla cultura Elvira Franzese e il sindaco Nello Donnarumma.

Per l’occasione è stato presentato il volume Dante pop. La Commedia nei media popolari, un originale libro che, scritto dallo stesso professore Santella ed edito da Michelangelo 1915 editore, passa in rassegna per tipologia gli esemplari della collezione dell’autore. Il titolo del volume offre la chiave di lettura della mostra, alla quale è stato dato un taglio specifico e che predilige l’aspetto figurativo e divulgativo della Commedia e non quello della tradizione bibliografica o della fortuna critica. Dall’allestimento, infatti, sono state volutamente escluse le numerose edizioni datate, critiche o scolastiche, che naturalmente non mancano nella biblioteca Santella, a vantaggio della funzione narrativa delle immagini, la cui varietà rivela quanto Dante sia pop, popolare, per tutti, per lettori colti, per lettori occasionali, per adulti, per bambini.

Oltre ai libri, la collezione Santella comprende esemplari di cartoline illustrate (tra cui le Alinari), pubblicazioni a fascicoli (ad esempio quella di Famiglia Cristiana) e anche vere e proprie rarità, come le scatole di fiammiferi ottocentesche; tra le curiosità le cartoline del brodo Liebig e i calendarietti da barbiere di primo Novecento. Tra le opere contemporanee figurano i fumetti, tra cui quelli di Walt Disney e di Marcello Toninelli, e la pubblicazione del mangaka giapponese Gō Nagai, che ovviamente si legge alla maniera giapponese, a partire dall’ultima pagina e dalla vignetta a destra proseguendo verso sinistra.

Per ragioni logistiche in mostra vi è solo una parte degli esemplari raccolti dal prof. Santella, ma l’allestimento è tutt’altro che deludente, anzi coinvolge a tal punto che solo il buon senso evita ai più curiosi di sfogliare e confrontare le illustrazioni. Una terza sezione della mostra si lascia guardare senza tentazioni (le opere sono a parete), ma affascina altrettanto. Si tratta dei dipinti del prof. Mario Errico, docente dell’ISIS Rosmini, già autore delle illustrazioni dei calendari monografici pubblicati negli ultimi decenni a cura della scuola.

Nei primi giorni di apertura della mostra i visitatori sono stati circa cinquecento, di cui circa trecento giovani; altri se ne prevedono fino alla chiusura dell’evento, con una stima che arriva alle seicento persone circa. Accolti dal prof. Santella a piccoli gruppi, nel rispetto delle normative vigenti, gli ospiti hanno potuto osservare da vicino gli esemplari e allo stesso tempo dialogare con chi quelle pagine e quei pezzi li conosce come le sue tasche, il collezionista che le ha mese insieme con pazienza e passione. È a lui che chiediamo di raccontarci com’è stata complessivamente quest’esperienza dal punto di vista di chi l’ha vissuta intensamente.

È andata molto bene. Desideravo condividere la bellezza e la varietà della mia raccolta con gli altri e grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale, che ha reso possibile la realizzazione di una vera e propria mostra, ho potuto realizzare il mio piccolo sogno. Il pubblico ha risposto con interesse e non posso che fare un bilancio positivo di quest’evento, che per l’Amministrazione è stato anche il primo con grandi numeri dopo la pandemia. La mostra è stata un’occasione per rivedersi nel segno della cultura. Ci voleva davvero. Ho notato con piacere che il pubblico è stato variegato. Gli adulti hanno apprezzato particolarmente le edizioni di pregio a tiratura limitata delle riproduzioni a stampa dei codici miniati del XIV secolo (il Trivulziano, conservato a Milano, e il Filippino, conservato a Napoli), così come le pubblicazioni con le illustrazioni di grandi pittori tra i quali Botticelli, Michelangelo, Signorelli, Blake, Füssli, Doré, Guttuso, Dalì, Martini, Phillips, Barceló. I giovani (gli alunni delle scuole medie e dell’ISIS Rosmini), hanno osservato soprattutto l’iconografia dei media popolari, tra cui il cinema e i videogiochi. Attenti e curiosi, le cartoline illustrate le hanno guardate tutte cercando di individuare in ciascuna i personaggi raffigurati”.

Tra i visitatori non sono mancati alcuni bambini di quinta elementare, in visita pomeridiana programmata con i genitori. A loro il professore ha spiegato la Commedia ricorrendo all’espediente di presentarla come una fiaba fantastica piena di creature misteriose e di colpi di scena, una storia d’avventura a lieto fine, che ha per protagonista Dante. Ci racconta com’è andata. “La scoperta dell’iconografia dantesca per i bambini è stato un momento divertente e formativo. Ho apprezzato che lo abbiano vissuto in compagnia degli accompagnatori. Non capita frequentemente, infatti, che i bambini visitino delle mostre e soprattutto non è usuale che facciano quest’esperienza con un adulto che non sia un loro insegnante.

Faccio i miei complimenti alle mamme e ai papà che hanno avuto l’idea. Anche per me è stato divertente ed emozionante. Qualche altra considerazione sulla mostra. Ci aspettavamo che sarebbe stata apprezzata, ma siamo rimasti sorpresi per il numero di visitatori, tra cui qualcuno giunto addirittura da Roma. Non sono mancati studiosi provenienti dai paesi vesuviani, che hanno notato come l’evento palmese sia stato uno dei pochi, nei dintorni, organizzato in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Speriamo che a questo bel momento di cultura dantesca del nostro paese ne segua un altro. Vista la buona riuscita, credo che un altro, e stavolta dedicato alla lettura dell’opera, sarà ugualmente gradito”.

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