Napoli, 22 Dicembre – Tra i vari luoghi che offrono una caratteristica e descrittiva storia da raccontare a Napoli, si è ritagliato uno spiraglio di popolarità il rione Luzzatti . Motivo di questo, la serie tv “L’amica geniale” che è ambientata proprio lì. Uno spaccato di storia comprendente uno sguardo profondo e incredibilmente coraggioso sulla società dell’epoca.
Il mondo dei nuovi piccoli centri industriali, delle case popolari abitate da famiglie che abitavano nei “bassi” del centro storico e dei grandi cambiamenti. Quella che si andava a formare nella serie tv era una fantastica amicizia che ci racconta il mondo femminile e le problematiche che la donna ha dovuto affrontare in quell’epoca. Emergere in una società di uomini.
Anche momenti di scontro, specie la scena della rissa a piazza Plebiscito dove si nota la differenza tra chi è ormai in periferia e vive un paesaggio diverso rispetto a chi è a Napoli centro. Ancora oggi esiste questa sorte di diversità.
Quella del rione Luzzatti era una delle prime zone industriali est partenopee. Dopo ne sarebbe nate altre anche a causa del terremoto dell’80. Come i quartieri di Barra, San Giovanni e Ponticelli. Una situazione che anticipa il futuro di Napoli.
Una delle prime realtà di periferia napoletana dove i giovani protagonisti rappresentati nell’ “amica geniale” sono il frutto di un nuovissimo tipo di società dell’epoca. Dove anche il fattore economico si sente su quello sociale.
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Laureato in filosofia presso la Federico II di Napoli con tesi sul rapporto tra società e politica in Italia. Appassionato di storia e letteratura italiana ed europea.
