Politica

Marigliano, Amato (M5S): “La storica Piazza Roma stravolta da restyling, Sangiuliano intervenga, servono azioni di tutela”

Napoli, 27 Luglio – “Il ministro della Cultura intervenga per salvaguardare la storica Piazza Roma a Marigliano in provincia di Napoli, oggetto di un discutibile progetto di modernizzazione finanziato dal PNRR.

Chiarisca se ha intenzione di correggere e limitare quegli interventi che vanno a snaturare e pregiudicare per sempre l’identità del sito, cancellandone la storia e stravolgendo di fatto non solo la composizione e il suo originario assetto unitario ma anche i suoi rapporti con i monumenti e l’area urbana, la sua precisa caratterizzazione stilistica, i suoi valori estetici e culturali”. Lo chiede in Commissione Cultura della Camera il deputato Gaetano Amato (M5S) in un’interrogazione al Collegio Romano.

Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-02533

presentato da

AMATO Gaetano

testo di seduta n. 314

AMATO e CARAMIELLO. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

risulta all’interrogante che siano in corso lavori di riqualificazione di due piazze storiche comprese nell’ambito del centro antico di Marigliano (Napoli), vincolate ai sensi del comma 1 e del comma 4, lettera g), dell’articolo 10 del decreto legislativo n. 42 del 2004, finanziati in gran parte dal PNRR per 1.074.112,60 euro (CUP: D97H21001950001) autorizzati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli;

in particolare, il progetto di riqualificazione di Piazza Roma, fulcro e simbolo iconico della ristrutturazione urbanistica liberty e floreale del centro di Marigliano, sarebbe stato approvato una prima volta dalla Soprintendenza nel 2023 ma dopo alcuni mesi, l’iniziale parere favorevole all’esecuzione dei lavori sarebbe stato revocato in autotutela e, dopo altre valutazioni, riapprovato con un nuovo provvedimento autorizzativo;

il discutibile progetto di modernizzazione della piazza-giardino, valutato a parere dell’interrogante dalla Soprintendenza senza i necessari approfondimenti storico-paesaggistici, storico-architettonici e storico-vegetazionali, introdurrà – come si evince dai rendering – nella realizzazione delle nuove e avulse aiuole trapezoidali del parterre, nella diversa disposizione dei viali, nelle pavimentazioni, nelle «texture», nelle esibite attrezzature come negli stessi arredi stonati e incoerenti (corpi illuminanti, panchine, recinzioni, cordoli) prodotti e materiali industriali, colori moderni, forme avveniristiche, disegni convenzionali, lavorazioni assolutamente estranee al contesto locale;

anche per quanto concerne le nuove specie arboree e arbustive da integrare e/o sostituire verranno privilegiati piante, esemplari botanici, essenze, fiori ornamentali incompatibili con le caratteristiche storiche e culturali della piazza-giardino, ricostruibili peraltro in tutte le loro fasi attraverso grafici originali, documenti d’archivio e da centinaia di fotografie e vedute che vanno dagli anni Venti e Trenta fino agli anni Novanta del XX secolo;
lo stesso contesto urbanistico, nobilitato dalla presenza dei prospetti di edifici vincolati e manufatti artistici tutelati (abbazia medievale di Santa Maria delle Grazie oggi Palazzo del Comune, il Castello ducale, l’eclettico edificio delle Scuole Elementari progettato da Fausto Iodice nel 1910 e realizzato nel 1914, la razionalista Casa del Fascio di Gioacchino Luigi Mellucci, il celebrativo Monumento ai Caduti del noto scultore pugliese Filippo Cifariello realizzato nel 1922) apparirà pesantemente mortificato dall’intervento sbilanciato e irrispettoso, al pari delle strutture archeologiche interrate e più volte dissepolte (mura urbiche e fossati, evidenze classiche e medievali, rifugi bellici) che non risulteranno affatto valorizzate e fruite –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda e se non ritenga indispensabile e quanto mai opportuno intraprendere più decise, coerenti e meno approssimative azioni di tutela, ivi compresa la proposta, in accordo con il committente, di modifiche in corso d’opera in grado di correggere e limitare soprattutto quegli interventi che vanno a snaturare e pregiudicare per sempre l’identità di Piazza Roma a Marigliano (Napoli), cancellandone la storia e stravolgendo di fatto non solo la composizione e il suo originario assetto unitario ma anche i suoi rapporti con i monumenti e l’area urbana, la sua precisa caratterizzazione stilistica, i suoi valori estetici e culturali, che al momento non si è saputo documentare, conoscere e salvaguardare.

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