Napoli, 20 Giugno – Mancano pochissimi giorni all’inizio del Tour de France 2023, l’edizione 110 del grande Giro di ciclismo più importante al mondo insieme al Giro d’Italia e alla Vuelta di Spagna. Si parte il 1° luglio e si chiude il 23 con l’ultima tappa che vede l’arrivo a Parigi sugli Champs Elysees. In totale 3.404 km sviluppati su 21 tappe, delle quali quattro con arrivo in salita. Attraverso mezza Francia diversi atleti cercheranno fughe, allunghi, scatti e giorni di gloria ma solo in pochi fanno parte di quella rosa di ciclisti che davvero hanno chance di vittoria concreta. Su tutti ci sono il due volte campione Tadej Pogacar, il vincitore dell’edizione 2022 Jonas Vingegaard e il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia Primoz Roglic.
Tadej Pogacar
Tadej Pogačar a soli 24 anni viene già definito uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi. Un atleta completo, in grado di esprimere grande potenza nelle tappe di montagna, sfiancando gli avversari a suon di cambi di ritmo, ottima esplosività negli allunghi e dimostrando di avere una gestione delle energie e delle tappe come pochi altri. Come lui, negli ultimi anni, ce n’è pochi nelle gare a tappe ma, come ha dimostrato ormai più volte, è un corridore che nei Grandi Giri riesce a dire la sua surclassando gli avversari. Ecco perché si tratta del favorito numero uno per il successo finale sia secondo gli addetti ai lavori, che secondo le scommesse sul Tour de France ha una quotazione migliore rispetto a chiunque altro. Inoltre, dopo aver vinto la Grande Boucle nel 2020 e nel 2021 se l’è vista sfuggire per una manciata di secondi nel 2022 da Jonas Vingegaard. E proprio questa sarà la motivazione numero uno per riconquistare il trono che si è visto sfilare un anno fa.
Jonas Vingegaard
Una sorpresa per molti, una conferma per gli addetti ai lavori. Sebbene Jonas Vingegaard sia arrivato nel professionismo relativamente tardi, a 22 anni, negli ultimi anni si è ritagliato più di uno spazio tra i grandi delle due ruote. Questo grazie ad una crescita costante sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale ma soprattutto nella capacità di limare i difetti in ogni “fondamentale” dello sport, acquisendo sicurezza nelle tappe di montagna e gestendo al meglio le proprie energie e imparando a interpretare a meglio ogni tappa, sia nelle gare di un giorno che in quelle lunghe ed estenuanti dei Grandi Giri. Una bravura che lo ha portato nel 2022 a vincere il suo primo Tour de France a spese di Tadej Pogacar, il grande favorito per la vittoria finale. Vingegaard si posiziona solo un gradino sotto nelle previsioni dei bookmakers.
Gli altri candidati alla vittoria
Secondo i quotisti tutti gli altri corridori sono staccati di netto dai primi due nelle probabilità di vittoria della Grande Boucle. Parliamo di Enric Mas, Jai Hindley e Richard Carapaz. Il primo è il vero outsider del Giro di Francia, capitano della Movistar che nell’ultimo anno sembra aver compiuto quel salto di qualità che tutti si aspettavano da tempo. Il suo obiettivo reale è il podio ma chissà che non possa fare di più. Hindley, vincitore del Giro d’Italia 2022, ha dichiarato che il percorso di quest’anno è ideale per le sue caratteristiche, vedremo se sarà davvero così. Infine il campione ecuadoriano Carapaz (oro alle Olimpiadi 2020 e Giro d’Italia 2019), resta un big anche se ha dovuto avere a che fare con qualche noia di troppo negli ultimi tempi. Di fronte alla forma strepitosa di Vingegaard e Pogacar parte però da sfavorito nei pronostici.
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