Comuni

Mariglianella, Giovanni Costanzo fratello della piccola vittima di camorra Gioacchino Costanzo si laurea con 110 e lode in fisica

Marigliano, 21 Maggio – Il cognome Costanzo chi ricorda? Un brutto episodio di cronaca, l’assassinio ad appena due anni di un bambino di Mariglianella , avvenuta per mano criminale a Somma Vesuviana. Di chi si tratta? Del piccolo Gioacchino Costanzo. Se ne dissero tante allora. Ma adesso è arrivato il riscatto contro l’onta dei senza scrupoli e delle malelingue. Suo fratello Giovanni nel 2021 si è laureato in fisica con 110 e lode ed è impegnato contro le mafie.

La notizia è trapelata grazie al già sindaco ed ex responsabile della CGIL Campana Andrea America che sul suo profilo Facebook gli ha dedicato un ampio spazio, se fosse stato un giornale, potremmo dire un editoriale. America, da esponente dell’osservatorio anticamorra scrive: “Se incontrate il giovane e neo dottore Giovanni Costanzo, abbracciatelo e complimentatovi con lui. Giovanni Costanzo, fratello del piccolo Gioacchino , vittima innocente della camorra. Correva l’ anno 1995 quando il piccolo fu uccisi, era in compagnia di Giuseppe Averaimo, vero obiettivo dei sicari. Quella di Giovanni è una storia vera di rivalsa sociale”.

“Mamma non sai quanto sono felice e il bene che ti voglio. Sappi che in questo giorno speciale ho scelto di ricordare mio fratello Gioacchino e tutti gli altri bambini vittime della criminalità organizzata. Oggi, voglio confermare il mio impegno al fianco delle organizzazioni che si battono contro le mafie e per la costruzione di un futuro di libertà e dignità”. Dopo queste parole, emozionato come non mai, il giovane Giovanni Costanzo, in giacca, cravatta e scarpe nuove, un mese fa, era seduto e concentrato, davanti alla commissione di esame, nell’aula universitaria della Federico II, per discutere la sua tesi di laurea magistrale in fisica teorica.

Alla fine della discussione, tra gli encomi del relatore, il noto scienziato e professore Salvatore Capozziello e i complimenti dei commissari, Giovanni si allontanava felice e soddisfatto di avere illustrato il progresso della scienza e immaginato il futuro del Pianeta. Qualche oretta dopo la voce del presidente della commissione comunicava: Giovanni Costanzo, voto 110 con la lode, aggiungendo: complimenti dottore.

Seguivano emozioni, abbracci, baci e lacrime tra Giovanni, la mamma e le tre sorelle, venute dal paese per assistere e condividere il momento di gioia e la felicità del fratello. Mamma Maria, una donna esile, magra, onesta, viso scavato, di poco al di sopra della sessantina, vestita con abito semplice, aveva lasciato la sua casetta umida, a pian terreno nel vecchio cortile, in Mariglianella, un piccolo paese della provincia napoletana, per essere presente, congratularsi e poter abbracciare il figlio. Aveva voluto assaporare dal vivo e in diretta la felicità, una parola a lei sconosciuta, da quando anni prima, nella fredda mattinata del 15 novembre del 1995, il suo piccolo Gioacchino di appena due anni, un bimbo bellissimo, rimase vittima della camorra insieme al pregiudicato e venditore di sigarette di contrabbando, Giuseppe Averaimo, convivente della nonna, che lo teneva sulle ginocchia al volante di una vecchia auto.
Allora ero sindaco di Mariglianella e la notizia mi giunse tramite i vigili. Non vi racconto l’amarezza e il dolore che ne seguirono e l’impegno straordinario dell’amministrazione comunale.

Da quel giorno, dalla morte del figlioletto, mamma Maria aveva perso ogni espressione di felicità, non riusciva a darsi pace e si era ritrovata a fare i conti con la quotidianità fatta di miserie, stenti e sacrifici, con tre figlie da crescere e un marito manovale con lavoro precario costretto ad emigrare al Nord. Ora, finalmente aveva ritrovato il sorriso, ma il suo pianto di felicità al fianco del figlio Giovanni, neo dottore, non è descrivibile. Uno di quei momenti che si stampano nel cuore e nella mente e solo chi li vive può raccontarli. Una scena emozionante e coinvolgente come quelle del libro Cuore.

Il suo Giovanni, il timido talento naturale, il ragazzo educato e studioso, voluto e partorito dopo la morte del piccolo Gioacchino, nel settembre del 1998, aveva raggiunto il primo e importante traguardo della vita. Aveva realizzato il suo sogno come da impegno assunto anni prima davanti alla foto in cornicetta d’argento del fratellino Gioacchino, poggiata sul comodino. Aveva fatto solenne giuramento, che si sarebbe laureato e ce l’avrebbe fatta da solo, con le sue forze e senza prendersela col mondo intero, perché il pianto della mamma, le sofferenze della nonna, lo obbligavano a studiare.

La morte tragica del Piccolo Gioacchino, le precarie condizioni familiari, un velo di tristezza permanente negli occhi dei genitori, la voglia di riscatto, l’avevano spinto e impegnato nello studio sin da ragazzo, convinto che fosse la scelta migliore per combattere la criminalità organizzata e per realizzare sogni e programmi. A stimolarlo maggiormente è stata anche la lettura della cronaca di vecchi giornali, dove viene sottolineato che l’omicidio del fratellino avvenuto con modalità camorristiche, seppure aveva provocato orrore e disperazione nella gente, non scatenò alcuna reazione da parte della società civile che, al contrario, tenne un atteggiamento quasi di distacco.

Come se l’uccisione di un bimbo di due anni, avvenuta per mano di sicari, fosse stata l’inevitabile conseguenza di chi, consapevole, aveva seguito un’altra strada. Quelle pagine lette e rilette, il volto del fratellino sorridente, il rammarico di non aver potuto giocare e divertirsi insieme, l’avevano obbligato a studiare e impegnarsi. Giovanni era convinto che lo studio e la laurea sono la scelta più importante per combattere la miseria e le delusioni. Ancora oggi ritiene che c’è bisogno di una battaglia culturale da far vivere ai nostri giovani.

Da ragazzo, Giovanni, ha sempre partecipato alle iniziative culturali e per la legalità, ha sempre condannato ogni forma di violenza e di prevaricazione, sostenendo che non basta il cuore e gli slogan, per contrastare la criminalità organizzata, ma abbiamo bisogno di cultura, ricerca, scuola, lavoro, fratellanza e se possibile anche di una buona laurea. Aveva promesso davanti alla foto del fratellino che non si sarebbe mai fatto da parte e che avrebbe conseguito la laurea in fisica per poi impegnarsi dopo attraverso la scuola e l’insegnamento e le associazioni nella lotta contro il fenomeno criminale e ogni forma di connivenza.

E così appena ritornato a casa, da fresco laureato, come prima cosa si è recato al cimitero per mettere dei fiori profumati sulla lapide del fratellino e ribadire che da quel giorno si sarebbe fatto valere come laureato e come “combattente” per la legalità. Ha comunicato la sua adesione a Libera, una storica associazione impegnata contro la criminalità organizzata e contro le mafie giurando che si batterà a vita per un mondo migliore” . Si è laureato nel 2021 , ma America lo ha appreso solo adesso e ha voluto rendere pubblica la sua commozione.

“Quando ho letto che il giovane Giovanni si è laureato con 110 e la lode, non mi sono per niente meravigliato. Ho avuto la conferma che non mi sbagliavo sul suo conto: un ragazzo serio,in gamba, e intelligente. Un talento che di sicuro lo ritroveremo impegnato in prima fila nelle battaglie culturali, contro la delinquenza e la povertà, al fianco dei giovani in lotta per una società più libera e per un paese degno di essere vissuto”.

Anita Capasso

Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie.
 
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.