Politica

XIX Legislatura, Lorenzo Fontana è Presidente della Camera: il candidato del centrodestra ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti

Roma, 14 Ottobre – Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera. Ha ottenuto 222 voti, rispetto alla maggioranza assoluta dei voti richiesta di 197 su 392 votanti. Per quanto riguarda gli altri candidati, 77 consensi per Maria Cecilia Guerra, 52 per Federico Cafiero De Raho, 22 per Matteo Richetti.

Voti dispersi due, schede bianche sei, nulle undici. La seduta è stata sospesa per consentire al presidente dell’Assemblea, Ettore Rosato, di comunicare a Fontana l’avvenuta elezione. Il neo presidente della Camera, Lorenzo Fontana ha ricevuto, la standing ovation del solo centrodestra, presente in massa. Vistosi vuoti nei banchi del centrosinistra, che non ha partecipato all’applauso.

Chi è Lorenzo Fontana. Veronese classe 1980, sulla scheda della Camera dei deputati vanta tre lauree (Scienze politiche, Storia contemporanea e filosofia). Ex parlamentare europeo – dal 2009 al 2018 – è vicesegretario Federale della Lega e responsabile del dipartimento esteri del partito. E’ stato prima ministro per la famiglia e le disabilità, vicepresidente della Camera, e poi titolare degli Affari europei nel Governo Conte 1. Era impiegato presso Verona Fiere, in aspettativa dal 2009. Considerato ultraconservatore e tradizionalista, ha sempre messo in primo piano nella sua attività politica la sua fede cattolica, è contro l’aborto le unioni civili, il matrimonio tra omosessuali ed si è speso a difesa delle radici cristiane dell’Europa.

In una intervista rilasciata nel 2020 a Provita&Famiglia –  l’associazione Onlus che tra le sue priorità indica di promuovere “la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna” – il parlamentare dichiarò: “La famiglia in primis, primo tassello di una società ma anche come tassello più importante della battaglia identitaria”, secondo Fontana “La famiglia è l’entità principale che noi dobbiamo cercare di favorire in ogni modo, anche attraverso una certa visione dell’economia e della società nel suo insieme”.

La carriera istituzionale. Eletto per la prima volta alla Camera nel 2018, è stato per tre mesi vice presidente di Montecitorio, prima di essere nominato ministro della Famiglia (giugno 2018 -10 luglio 2019) e in seguito ministro degli Affari europei (10 luglio -5 settembre 2019). Dal 7 luglio 2017 al 12 giugno 2018 (data in cui ha protocollato le sue dimissioni) è stato vice sindaco della sua città, Verona. Contribuì a stipulare l’alleanza storica tra Lega ed il Front National di Marie Le Pen.

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