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Nuova TV digitale: cosa cambia per i consumatori

Napoli, 25 Ottobre – Una delle novità di cui si sta parlando maggiormente è il passaggio al nuovo digitale terrestre, un’operazione che inizia proprio in questi giorni per concludersi nel 2023. Ma cosa significa nella pratica questo cambio di tecnologia? E chi saranno gli utenti interessati? Cerchiamo di scoprire di più in questo articolo.

Nuovo digitale terrestre: che cos’è?

Le trasformazioni tecnologiche nell’era del digitale sono all’ordine del giorno, come dimostrano i numerosi cambiamenti che nel corso degli anni hanno interessato portali di shopping, piattaforme di intrattenimento e applicazioni mobili, solo per citare alcuni esempi di strumenti che hanno conosciuto continue innovazioni finalizzate al miglioramento dell’esperienza d’uso complessiva. Non poteva dunque essere da meno il settore televisivo, che dopo il passaggio dall’analogico al digitale, avvenuto in Italia nel 2006, si ritrova a vivere una seconda rivoluzione.
Quello che comunemente viene definito nuovo digitale terrestre è il passaggio dal sistema di trasmissione DVB-T al DVB-T2, la seconda generazione del sistema che in questi ultimi 15 anni ci siamo abituati a utilizzare. In buona sostanza, con il DVB-T2 i dati verranno trasmessi agli apparecchi in un nuovo formato, ossia quello Mpeg-4, che garantirà innanzitutto un ulteriore miglioramento nella qualità delle immagini.
Non solo, il DVB-T2 aumenta il cosiddetto bitrate, cioè la quantità di informazioni che vengono trasferite nella singola unità di tempo, il che nella pratica si traduce in un flusso di dati più veloce e, dunque, più efficiente. Un ultimo aspetto da considerare è poi quello legato alla possibilità di liberare le frequenze per il prossimo uso delle tecnologie 5G, un obiettivo importante che permetterà, una volta a regime, di abbattere le ormai storiche difficoltà legate al digital divide nel nostro Paese.

Cosa accadrà alle nostre televisioni?
Iniziato il 20 ottobre, lo switch off per il nuovo digitale terrestre proseguirà fino al 2023, il che significa che gli utenti avranno tutto il tempo per abituarsi alla novità, senza perdere le proprie trasmissioni preferite. Questa prima fase appena iniziata, infatti, prevede il passaggio sulle nuove frequenze soltanto di alcuni canali, come quelli HD e altri volontariamente selezionati da RAI e Mediaset.
Chi possiede un televisore acquistato dal 2017 in poi, probabilmente non incontrerà nessuna difficoltà nel guardare i canali già passati su DVB-T2, proprio perché gli apparecchi di più recente produzione erano già stati progettati per rispondere al passaggio di standard. Diversa è la situazione per le TV prodotte precedentemente: per quelle acquistate tra il 2010 e il 2017, infatti, è necessario verificare se si riescono a ricevere i canali test 100 e 200 o i canali in HD, altrimenti sarà opportuno installare un decoder. Se si parla invece di apparecchi precedenti al 2010, l’uso del decoder sarà inevitabile.

Meglio acquistare un decoder o un nuovo televisore?
Il passaggio al nuovo digitale terrestre non comporterà l’obbligo di buttare via il proprio vecchio televisore, ma sarà invece possibile adattare quest’ultimo alle nuove modalità di trasmissione con un semplice decoder in grado di convertire il segnale. Esattamente come era successo durante lo switch da analogico a digitale, anche stavolta potremo infatti aggiungere un piccolo apparecchio alla TV e continuare a guardarla senza problemi.
I prezzi dei decoder DVB-T2 saranno tutt’altro che eccessivi, senza contare che il Governo ha già stanziato dei fondi per garantire un bonus TV di 30 euro finalizzato proprio a coprire parte di questa spesa per le famiglie con ISEE al di sotto dei 20mila euro. Per chi invece decide di acquistare un nuovo apparecchio televisivo, è previsto anche un bonus rottamazione valido fino alla fine del 2022, che permetterà (salvo esaurimento delle risorse) di ottenere un 20% di sconto sull’acquisto fino a un massimo di 100 euro.
La scelta tra l’acquisto di un decoder o di un nuovo televisore è dunque soggettiva: chi intende risparmiare e non rottamare un apparecchio comunque funzionante può chiaramente optare per la prima scelta, che si rivela in questo senso non soltanto più economica ma anche più rispettosa dell’ambiente. Qualora, invece, si preferisca portare in casa una delle tecnologie più recenti, scegliere una nuova Smart TV approfittando del bonus può essere una soluzione da non sottovalutare.
Nel frattempo, comunque, il consiglio è quello di attendere i prossimi step: lo switch off sarà infatti lungo e ci permetterà di adattarci al nuovo sistema senza ansie!

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