Napoli, 25 Aprile – Oggi si festeggia San Marco e la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista.
Il 25 aprile del 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, CLNAI, di cui faceva parte anche Sandro Pertini, con sede in Milano, proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Entro il primo maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata e il 3 maggio si ebbe la resa definitiva all’esercito alleato delle forze nazifasciste.
Il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, propose al re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d’Italia, l’istituzione di una festa nazionale. Il Re acconsentì ma solo dal 27 maggio 1949 con la legge 260, divenne stabile.
Mia madre allora ventenne, ci raccontava spesso della liberazione grazie agli americani, della gioia che avevano provato e della stoffa bellissima dei paracaduti con cui si erano lanciati dagli aerei e che abbandonati nei campi, erano stati raccolti da loro con gioia per farne dei vestiti.
La guerra la devi vivere se vuoi capire la libertà, una libertà scontata per noi che siamo nati in una democrazia e inimmaginabile fino all’anno scorso, quando una nuova guerra è iniziata. Mai come oggi questa festività ha un immenso valore per il suo significato più intrinseco, indica libertà dall’oppressione, dall’ignoranza, dalla cattiveria, dalle ombre che opprimono la mente, dalla violenza, dai falsi valori, dal virus.
Cosa c’è di più bello della libertà?
Nulla!
Buon 25 aprile, cari lettori!
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